Focus Gestione delle maculopatie senili e diabetiche in Regione Toscana

Focus Gestione delle maculopatie senili

Il prossimo venerdì, 24 luglio, dalle ore 9:30 alle 13:30, Motore Sanità ha organizzato, con il patrocinio di Regione Toscana ed ARS Toscana, l’Incontro ‘FOCUS GESTIONE DELLE MACULOPATIE SENILI E DIABETICHE IN REGIONE TOSCANA’, con l’obiettivo di far confrontare gli esperti, sulla possibilità di programmare un servizio assistenziale per una patologia come la maculopatia, in particolare quella diabetica, che sta aumentando con scenari epidemiologici preoccupanti.

PARTECIPANO: 

Mario Cecchi, Direttore Organismo Governo Clinico, Regione Toscana

Michele Figus, Direttore Scuola di Specializzazione in Oftalmologia presso Università di Pisa

Antonio Gaudioso, Segretario Generale Cittadinanzattiva

Fabrizio Gemmi, Coordinatore Osservatorio ARS

Fabrizio Giansanti, Direttore Dipartimento Oculistica Azienda Universitaria Careggi Firenze

Ezio Lucacci, Consigliere Federazione Toscana Diabete

Claudio Marinai, Responsabile del Settore Politiche del Farmaco e Dispositivi Regione Toscana

Marco Nardi, Professore Ordinario di Oftalmologia, Direttore UO Oculistica, AOU Pisana

Michele Palla, Primario Oculistica AUSL Toscana Nord Ovest

Franco Passani, Direttore UO Oculistica AUSL Toscana Nord Ovest

Andrea Romani, Responsabile UOC Oculistica Presidio Ospedaliero di Arezzo, AUSL Toscana Su Est

Stefania Saccardi, Assessore Diritto alla Salute, Welfare e Integrazione Socio-Sanitaria, Regione Toscana

Carlo Tomassini, Direttore Generale Diritti di Cittadinanza e Coesione Sociale, Regione Toscana

Gian Marco Tosi, Direttore UOC Oculistica Azienda Ospedaliero-Universitaria Senese

Giuseppe Turchetti, Professore Economia e Gestione delle Imprese, Scuola Superiore Sant’Anna Pisa

Gianni Virgili, Responsabile SC Dirigente Medico Oftalmologia AOU Careggi, Firenze

Claudio Zanon, Direttore Scientifico Motore Sanità

Per partecipare al Webinar del 24 luglio, iscriviti al seguente link: https://bit.ly/2OJybvP

Tumore del polmone: i cani lo sentono con l’olfatto

Tumore del polmone

Novità interessante sul tumore del polmone, pubblicato dalla rivista scientifica Journal of Breath Research uno Studio effettuato dalla Divisione di Chirurgia Toracica IEO, diretta dal Professor Lorenzo Spaggiari, insieme al gruppo della Professoressa Mariangela Albertini, del Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università degli Studi di Milano e i Medical Detection Dogs.

Grazie a questa scoperta, è stato possibile capire la capacità dei cani di essere assolutamente in grado di poter riconoscere i campioni di urina di pazienti affetti da tumore del polmone se paragonati a campioni di soggetti volontari sani.

Il tutto nasce dal fatto che all’interno delle urine siano presenti composti organici volatili (dall’inglese Volatile Organic Compounds o VOCs), piccole molecole gassose rilasciate dalle cellule tumorali stesse. Nello specifico si è valutata l’incredibile capacità da parte dei cani di essere in grado di riconoscere con una gran precisione i campioni dei soggetti tumorali, riconoscendoli dopo averli paragonati con cinque campioni sani.

La ricerca, entrando poi più nello specifico, ha dimostrato come questi i cani siano in grado di riconoscere maggiormente il tumore quando ancora si trova in una fase assolutamente precoce della malattia, quando quindi il tumore stesso risulta essere ancora composto da poche cellule tumorali e quindi di piccola dimensione. In più, dallo studio dell’IEO, le patologie tumorali benigne e gli stati infiammatori sono stati distinti rispetto ai campioni patologici dai cani, dimostrando così come questi animali abbiano un’incredibile capacità olfattiva.

Grazie a questo Studio, è stato inoltre possibile dimostrare come questi animali siano in grado di riconoscere all’interno delle urine dei pazienti affetti da tumore del polmone, con la ricerca chimica, i singoli VOCs.

Con questa ulteriore scoperta scientifica, si potrebbe essere in grado traslare il risultato ottenuto in un’applicazione clinica, in modo da poter così riuscire a diagnosticare il tumore ancora in una fase iniziale della malattia, aumentare di fatto le probabilità di cura. 

Breakthrough innovation Car-T. Prospettive attuali in epoca Covid-19 Focus Nazionale – giovedì, 23 luglio 2020

Breakthrough innovation Car-T

Il prossimo giovedì 23 luglio dalle ore 11 alle 13:30, si terrà il Webinar ‘BREAKTHROUGH INNOVATION CAR-T PROSPETTIVE ATTUALI IN EPOCA COVID-19’, FOCUS NAZIONALE, organizzato da Motore Sanità, appuntamento nazionale che, facendo seguito ad una serie di 4 appuntamenti regionali, darà l’opportunità di confrontarsi agli esperti su quanto sia stato già realizzato in alcune Regioni e quanto di questo possa servire a superare criticità gestionali, amministrative e cliniche.

PARTECIPANO: 

Emanuele Angelucci, Direttore Ematologia IRCCS San Martino Genova Vice Presidente SIE

Benedetto Bruno, Direttore SSD Trapianto Allogenico Cellule Staminali, AOU Città della Salute e della Scienza Torino

Davide Croce, Direttore Centro Economia e Management in Sanità e nel Sociale LIUC Business School, Castellanza (VA)

Luciano Flor, Direttore Generale AOU Padova

Paolo Guzzonato, Direzione Scientifica Motore Sanità

Mauro Moreno, Direttore Sanitario ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda

Sabrina Nardi, Responsabile AIL Pazienti

Patrizia Nardulli, Direttore Dipartimento di Staff – Direttore SC Farmacia Ospedaliera IRCCS Istituto Tumori Giovanni Paolo II Bari

Carmen Piccolo, Sr Director, Medical Affairs – Med Affairs – Kite Italy, Gilead Sciences S.r.l.

Barbara Rebesco, Direttore UOC Politiche del Farmaco A.Li.Sa. Regione Liguria

Stefano Rossi, Direttore Generale ASL Taranto

Marco Ruggeri, Direttore UO Ematologica, Ospedale S. Bortolo di Vicenza, AULSS 8 Berica

Riccardo Saccardi, Direttore SOD Terapie Cellulari e Medicina Trasfusionale, AOU Careggi

Armando Santoro, Direttore Cancer Center e Responsabile UO Oncologia medica ed Ematologia HUMANITAS

Valeria Tozzi, Associate Professor of Practice of Government, Health and Not for Profit presso SDA Bocconi School of Management

Livio Trentin, Professore Associato Confermato Med/15 Malattie del Sangue, Università degli Studi di Padova

MODERANO:

Daniele Amoruso, Giornalista Scientifico

Claudio Zanon, Direttore Scientifico Motore Sanita

 

Per partecipare al Webinar ‘BREAKTHROUGH INNOVATION CAR-T PROSPETTIVE ATTUALI IN EPOCA COVID-19’ del 23 luglio, iscriviti al seguente link: https://bit.ly/3hpo7o6

CAR-T e COVID-19: focus Toscana

CAR-T e COVID-19

“Confronti regionali per superare e velocizzare criticità gestionali, amministrative e cliniche”

Martedì 21 luglio – L’innovazione portata dalle terapie CAR-T al di fuori di ogni dubbio rappresenta uno dei traguardi medici più importanti del nuovo secolo nella battaglia contro i tumori. Con l’attuale situazione Covid-19 servono nuovi modelli organizzativi rapidamente applicabili e scelte immediate soprattutto in aree come queste che non possono attendere. Con lo scopo di far confrontare esperti per condividere quanto di pratico sia stato già realizzato in molte Regioni e quanto di questo possa servire a superare criticità gestionali, amministrative e cliniche, Motore Sanità ha promosso una serie di Webinar regionali, oggi tappa in Toscana, dal titolo ‘BREAKTHROUGH INNOVATION CAR-T PROSPETTIVE ATTUALI IN EPOCA COVID-19’, realizzato grazie al contributo incondizionato di GILEAD.

Car-T rappresenta sicuramente una grande innovazione in campo oncologico. Si tratta di una terapia riservata ad un numero limitato di casi per i quali la prognosi può cambiare, ma ad elevatissimo costo e con problematiche complesse di gestione della tossicità. Il punto fondamentale è che deve essere garantita in totale sicurezza a tutti i pazienti eleggibili. In un sistema a rete è fondamentale che in tutti i nodi ci siano le conoscenze per individuare i casi eleggibili e che questi, anche per la loro rarità, debbono essere indirizzati ad un numero limitato di Centri con le caratteristiche adeguate alla loro gestione. La prospettiva di allargamento delle indicazioni deve aprire una riflessione più approfondita, sia sui costi per il Servizio Sanitario Regionale che sulla definizione delle strutture accreditate per tali terapie”, ha spiegato Gianni Amunni, Direttore Rete Oncoematologica Toscana

“La terapia con CAR-T rappresenta il primo esempio di impiego clinico di cellule geneticamente modificate non legato a sperimentazioni. I prodotti approvati sinora dalle Autorità Competenti Europee ed Americane sono indirizzati al trattamento di alcune forme di tumori del sangue che non rispondono alle terapie convenzionali; si prevede nei prossimi cinque anni l’introduzione nella pratica clinica di prodotti analoghi rivolti ad altre patologie tumorali, ematologiche e non, mentre è in fase iniziale di studio l’estensione di queste metodiche per il trattamento di malattie infettive e autoimmuni. L’agenzia italiana del Farmaco (AIFA) ha recepito la normativa europea disciplinando l’autorizzazione alla somministrazione delle CAR-T nei Centri di Trapianto di midollo osseo accreditati; la Regione Toscana ha identificato nel 2019 le strutture operanti nelle Aziende Ospedaliero-Universitarie. Ad oggi, le strutture qualificate alla terapia con CAR-T sono il Policlinico di Careggi per i pazienti adulti ed il Meyer per quelli pediatrici. I primi pazienti sono stati trattati in queste strutture nel primo semestre 2020, nonostante le difficoltà legate alla pandemia Covid”, ha dichiarato Riccardo Saccardi, Direttore SOD Terapie Cellulari e Medicina Trasfusionale, AOU Careggi

“La terapia con linfociti modificati CAR-T costituisce una fondamentale innovazione terapeutica basata su avanzate conoscenze biomolecolari e immunologiche. La possibilità di indurre linfociti autologhi a combattere cellule neoplastiche spalanca panorami terapeutici precedentemente impensabili. Questo progresso tecnologico rende necessario nuovo modello di collaborazione tra pubblico e privato che, entrambi a vario livello, diventano protagonisti nella preparazione di queste cellule modificate tanto da essere paragonabili a farmaci. Oltre alle garanzie necessariamente fornite dalle Aziende coinvolte, le Unità Cliniche debbono fornire linfociti prelevati e isolati in maniera standardizzata e mantenuti vitali fino al raggiungimento dei laboratori dove saranno manipolati. Le cellule inviate nuovamente al reparto dovranno essere utilizzate sotto stretto controllo per i possibili effetti collaterali: questo rende necessario un approccio multidisciplinare integrato. L’elevatissimo costo e la difficoltà di preparazione impongono un’accurata selezione dei Centri in modo da garantire la qualità e la sicurezza oltre ad un controllo della spesa. L’identificazione dei centri trapianto toscani accreditati permette di garantire la correttezza delle procedure e di affrontare, con le strutture già presenti, la nuova terapia senza un aggravio significativo dei costi necessari per le strutture cliniche e di laboratorio. Questo presupposto è particolarmente rilevante alla luce dei prossimi ampliamenti di indicazioni verso patologie decisamente più frequenti di quelle per le quali la terapia è oggi autorizzata”, ha detto Mario Petrini, UO Ematologia AOU Pisana

Il webinar è andato in onda sul sito internet www.motoresanita.it