Tumore del polmone NSCLC ALK +: “Necessario disporre di nuove opzioni terapeutiche per gli oltre 2.500 pazienti l’anno in Italia”

tumore polmone

19 gennaio 2021 – In Italia ogni anno circa 270 mila cittadini sono colpiti dal cancro. Attualmente, il 50% dei malati riesce a guarire, buona parte dell’altro 50% si cronicizza, riuscendo a vivere più o meno a lungo. Tra i cosiddetti big killer il tumore polmone rappresenta oggi la prima causa di morte per neoplasia negli uomini e la terza nelle donne.

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Farmaci equivalenti: “Dopo anni, pur garantendo sostenibilità al SSN e risparmio ai cittadini, il loro uso in Italia è ancora a macchia di leopardo”

Farmaci equivalenti

19 ottobre 2020 – I farmaci equivalenti avendo stesso principio attivo, concentrazione, forma farmaceutica, via di somministrazione e indicazioni di un farmaco di marca non più coperto da brevetto (originator), sono dal punto di vista terapeutico, equivalenti al prodotto di marca ma molto più economici, con risparmi che vanno da un minimo del 20% ad oltre il 50%. Questo è fondamentale per mantenere sostenibile l’SSN, consentendo da un lato di liberare risorse indispensabili a garantire una sempre maggiore disponibilità di farmaci innovativi, dall’altro, al cittadino di risparmiare di propria tasca all’atto dell’acquisto dei medicinali. Ma l’uso del farmaco equivalente in Italia è ancora basso rispetto ai medicinali di marca, dall’analisi dei consumi per area geografica, nei primi nove mesi 2019 si è visto come il consumo degli equivalenti di classe A sia risultato maggiore al Nord (37,3% unità e 29,1% valori), rispetto al Centro (27,9%; 22,5%) e al Sud Italia (22,4%; 18,1%). Per fare il punto sulla situazione in Italia e sul perché di queste differenze MOTORE SANITÀ ha organizzato il Webinar ‘I FARMACI EQUIVALENTI MOTORE DI SOSTENIBILITÀ PER IL SSN, realizzato grazie al contributo incondizionato di TEVA.

“I farmacisti hanno promosso fin da subito l’utilizzo dei farmaci equivalenti, fornendo ai cittadini informazioni sulla loro sicurezza ed efficacia e soprattutto la loro assoluta affidabilità” ha affermato Achille Gallina Toschi, Presidente Federfarma Emilia-Romagna. “Chiaro è che è necessario garantire la massima aderenza terapeutica ai pazienti, e il farmacista offre sempre un consiglio professionale e massima disponibilità per garantire la massima continuità alle terapie prescritte dal medico”.

I farmaci equivalenti sono una risorsa per il Sistema Sanitario e allo stesso tempo per i cittadini, perché hanno la stessa efficacia terapeutica, ma costano meno pur avendo le stesse caratteristiche farmacologiche e terapeutiche del farmaco di marca. La scommessa che ci vede tutti impegnati è quella di far comprendere alle persone che l’efficacia terapeutica è uguale a quella di un farmaco di marca. È quella di dimostrare che è efficace e funziona come quello di marca perché ha lo stesso principio attivo, la stessa quantità di principio attivo, lo stesso numero di unità posologiche, la stessa forma farmaceutica, la stessa via di somministrazione, anche se costa meno”, ha spiegato Anna Baldini, Segretario Cittadinanzattiva Emilia-Romagna

 

“È stato un importante confronto che ha dimostrato la necessità che tutti gli stakeholder continuino a parlare del valore del farmaco equivalente.  La sfida è lavorare insieme per avere azioni concrete a livello locale, regionale per aumentare l’utilizzo di farmaci equivalenti”, ha aggiunto Umberto Comberiati, Business Unit Head Teva Pharmaceutical

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Esperti si confrontano in Regione Campania: “Necessario un maggior impiego dei farmaci biosimilari”

biosimilari

Napoli, 17 ottobre 2020 – I farmaci biosimilari rappresentano una grande opportunità per la sostenibilità dei sistemi sanitari a livello mondiale. Grazie al loro impiego è possibile trattare un numero maggiore di pazienti garantendo più salute a parità di risorse per ampliare le attuali opportunità terapeutiche con trattamenti più precoci e creare spazio all’innovazione farmacologica. Innovazione che fortunatamente sta producendo nuove possibilità di cura per diverse aree terapeutiche e patologie a prognosi infausta. Per affrontare questi temi, Motore Sanità ha organizzato il Webinar ‘BIOSIMILARI CAMPANIA UN TRENO DA NON PERDERE’, una tavola rotonda virtuale che vede il coinvolgimento dei massimi esperti che possono rappresentare i differenti punti di vista in materia, con l’obiettivo di condividere le buone pratiche messe in campo e definire al meglio i percorsi per sfruttare a pieno le opportunità, per i Servizi Sanitari regionali, derivanti da un maggiore utilizzo dei farmaci biotecnologici biosimilari. L’Evento è stato realizzato grazie al contributo incondizionato di Biogen.

“I farmaci biosimilari sono una risorsa necessaria e indispensabile per il Ssn, perché ampliano la fascia d’accesso per i malati alle cure, aumentando allo stesso tempo la possibilità di liberare risorse per parecchi settori che hanno bisogno di numerosi investimenti, pur garantendo gli stessi standard di sicurezza e salute a tutti i cittadini campani nello specifico, ma italiani nel complesso“, ha dichiarato  Enrico Coscioni, Consigliere del Presidente della Regione Campania per la Sanità

“A dieci anni dall’introduzione sul mercato dei farmaci biosimilari, l’orientamento della Regione Campania è basato sul confronto concertativo con i diversi stakeholders finalizzato a condividere percorsi idonei che garantiscano equità di accesso alle cure e al contempo la sostenibilità economica. Nella nostra Regione, la libertà prescrittiva viene garantita ma a questa deve fare da contraltare la responsabilità del medico di contribuire all’uso efficiente delle risorse e alla sostenibilità complessiva dell’assistenza sanitaria regionale”, ha detto Amelia Filippelli, Professore Ordinario Dipartimento di Medicina, Chirurgia e Odontoiatria, Università degli Studi di Salerno

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Farmaci equivalenti: “Dopo anni, pur garantendo sostenibilità all’SSN e risparmio ai cittadini, il loro uso in Italia è ancora a macchia di leopardo”

Farmaci equivalenti

25 settembre 2020 – I farmaci equivalenti avendo stesso principio attivo, concentrazione, forma farmaceutica, via di somministrazione e indicazioni di un farmaco di marca non più coperto da brevetto (originator), sono dal punto di vista terapeutico, equivalenti al prodotto di marca ma molto più economici, con risparmi che vanno da un minimo del 20% ad oltre il 50%.

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