Disposizioni per la Lombardia e per il territorio nazionale

Fonte: regione.lombardia.it

Con decreto del presidente del Consiglio dei ministri (DPCM) dell’ 8 marzo 2020 sono state approvate le nuove disposizione per la Lombardia.

Le disposizioni hanno efficacia in Lombardia a partire dall’8 marzo e fino al 3 aprile 2020.

Si ricorda che è possibile contattare il numero 1500 per richieste di informazioni e il numero verde 800 894 545 solo se si ritiene di avere dei sintomi della malattia. Continue reading

SCUOLA, NEL LAZIO ESTENSIONE FORMAZIONE A DISTANZA A ELEMENTARI E MEDIE

Fonte: regione.lazio.it

Dopo l’avvio del progetto di formazione a distanza per gli Istituti di scuola secondaria superiore, la Regione Lazio estende anche agli Istituti primari e secondari di primo grado, sia statali che paritari, la possibilità di usufruire di strumenti formativi didattici multimediali. Gli strumenti sono pensati in particolar modo per contrastare l’abbandono scolastico, per gli studenti con disabilità o con problemi di dislessia o discalculia

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Coronavirus: gli aggiornamenti dalla Regione Piemonte

Coronavirus: gli aggiornamenti dalla Regione Piemonte

Fonte:

Martedì 3 marzo

Ore 12. Per le scuole la Regione decide seguendo la scienza. Durante la visita effettuata stamattina nel Liceo classico D’Azeglio di Torino con l’assessore regionale all’Istruzione, il presidente della Regione ha voluto puntualizzare che la scienza è quella che sta ispirando ogni decisione, in quanto su temi come questi mai bisogna basarsi su sensazioni o improvvisazione. E la sospensione dell’attività didattica nelle scuole fino all’8 marzo era un provvedimento doveroso, in quanto si sta seguendo la linea di non avere allarme e di non abbassare la guardia.

Il presidente ha poi dichiarato che scuole igienizzate vuole dire scuole sicure e che questo intervento straordinario è volto anche a trasmettere senso di fiducia alle famiglie, che devono sapere che quando i figli torneranno a scuola torneranno nel luogo più sicuro che c’è.

Quanto alle future decisioni future, ha sottolineato che ci sarà un nuovo decreto del presidente del Consiglio, sulla base del quale si verificherà se sarà nuovamente opportuna una diversificazione sempre basata sulla scienza.

L’assessore all’Istruzione ha invece annunciato che la Regione sta lavorando per cercare di risolvere eventuali difficoltà che vengono segnalate, in modo che sulla didattica ci sia il minor disagio possibile.

Ultimo aggiornamento: 3 Marzo 2020

Coronavirus, negativo paziente al Brotzu. Il Presidente Solinas e l’assessore Nieddu: “Risposta adeguata del nostro sistema sanitario”

Coronavirus, negativo paziente al Brotzu. Il Presidente Solinas e l’assessore Nieddu: “Risposta adeguata del nostro sistema sanitario”

Fonte: 02 Marzo 2020 – Regione Sardegna 

Un’allerta, quella del Brotzu, scattata a poche ore dal caso trovato positivo ai test, ma di cui si attende ancora conferma dall’Istituto superiore di Sanità 

Cagliari, 2 marzo 2020 – È risultato negativo al Coronavirus il test eseguito sulla paziente ricoverata all’ospedale Brotzu per una polmonite. Immediata la mobilitazione nel nosocomio di Cagliari per l’attivazione dei protocolli di sicurezza in via precauzionale. “Una risposta adeguata del nostro sistema sanitario – afferma il presidente della Regione Christian Solinas – l’attenzione è massima e stiamo applicando tutte le misure necessarie scrupolosamente e con il coordinamento puntuale delle forze in campo”, ha sottolineato il presidente.

Un’allerta, quella del Brotzu, scattata a poche ore dal caso trovato positivo ai test, ma di cui si attende ancora conferma dall’Istituto superiore di Sanità. “Se da Roma dovesse arrivare la conferma – precisa l’assessore della Sanità Mario Nieddu – possiamo comunque dire che il contagio non è avvenuto in Sardegna, dove non abbiamo focolai di infezione. La situazione è sotto controllo, siamo impegnati a tutto campo per garantire la salute e la sicurezza dei cittadini”.

Ultimo aggiornamento: 2 Marzo 2020

PRIMO CASO DI CORONAVIRUS IN BASILICATA

Fonte : 02 Marzo – Regione Basilicata

Il Presidente della Regione Basilicata Vito Bardi comunica che nella serata di oggi è risultato positivo al tampone del Coronavirus un quarantaseienne di Trecchina. Il paziente non è ospedalizzato e attualmente è ricoverato presso la propria abitazione perché non presenta nessun sintomo grave. Lo stesso è seguito da un’equipe medica, così come previsto da protocollo. Da prime informazioni assunte il quarantaseienne proviene dalla Lombardia.

ultimo aggiornamento : 02.03.2020 ore 21:53

Coronavirus, fino all’8 marzo sospesi nidi, scuole e Università. Riaprono i musei e i luoghi della cultura (ingressi contingentati)

Coronavirus, fino all’8 marzo sospesi nidi, scuole e Università. Riaprono i musei e i luoghi della cultura (ingressi contingentati)

Fonte: 1 Marzo 2020  Regione Emilia Romagna

Il Decreto del Governo, sentito il Comitato Scientifico Nazionale e le Regioni.
Misure per la provincia di Piacenza

Il Governo ha emanato il decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri (Dpcm) sulle misure per il contrasto alla diffusione del coronavirus.

Un provvedimento che viene assunto sentito il Comitato Tecnico Scientifico (Cts) nazionale, le cui indicazioni seguono l’evolversi della situazione epidemiologica. E considerate le dimensioni sovranazionali del fenomeno e l’interessamento di più ambiti sul territorio nazionale, l’obiettivo è quello di garantire uniformità nell’attuazione dei programmi di profilassi elaborati in sede internazionale ed europea. Con l’ausilio costante della comunità scientifica: oltre all’Istituto superiore di sanità, il Cts è stato potenziato con il coinvolgimento delle Società scientifiche coinvolte per materia sul Coronavirus.

Il Decreto è adottato sentite le Regioni.

Le misure previste sono valide dall’2 all’8 marzo.

Il Decreto contiene norme che valgono per i soli Comuni delle Zone rosse, altre per tutte le tre le regioni del Nord Italia maggiormente colpite dalla diffusione del virus (Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna a cui si aggiungono le province di Pesaro-Urbino e Savona) e altre ancora per l’intero territorio nazionale. Alcune si applicano per la sola provincia di Piacenza – in analogia con la Lombardia – dove si concentra la grande maggioranza dei casi positivi in Emilia-Romagna, a causa della contiguità con l’area del Lodigiano, il focolaio più attivo nel Paese.

“Si persegue l’obiettivo di dare un’applicazione omogenea delle misure sull’intero territorio nazionale, tenendo presente il grado di diffusione del virus nelle singole aree, con il contributo decisivo di tutta la comunità scientifica- afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini-. Misure necessarie per gestire la situazione sanitaria e poterlo fare con senso di responsabilità, lucidità e sobrietà. Perché adesso servono anche misure economiche per tutelare imprese e lavoro nei diversi comparti più colpiti ed esposti, a partire da turismo, cultura e servizi. Ne parleremo mercoledì a Roma col presidente Conte insieme alle altre Regioni e con tutte le parti sociali: non possiamo permettere che i nostri imprenditori e i nostri lavoratori paghino il prezzo di questa vicenda senza adeguati ammortizzatori. E su questo l’Europa ci deve ascoltare, perché, sia chiaro, il problema è comune e servono fondi straordinari. Su questo, il Paese sia unito e la politica non si divida”.

“Mi pare- osserva l’assessore alla Salute, Raffaele Donini– che il lavoro che abbiamo fatto assieme al Governo e, soprattutto, alle Regioni Lombardia e Veneto sia stato positivo, soprattutto necessario. Un lavoro finalizzato a garantire, da un lato, la sicurezza sanitaria delle persone e, dall’altro, la possibilità per le nostre comunità di mantenere una socialità necessaria, come dimostra la riapertura, seppur parziale, dei luoghi della cultura. E lo abbiamo fatto facendo anzitutto parlare la scienza, seguendo le indicazioni che esperti e professionisti della sanità ci hanno dato, senza guardare ad altro che non fosse la tutela della salute pubblica e delle persone”.

 

LE MISURE VALIDE PER L’EMILIA-ROMAGNA

Rispetto alla previgente ordinanza del ministro della Salute d’intesa col presidente della Regione, il decreto contiene conferme e novità, è auto applicativo e non richiederà ulteriori provvedimenti da parte di Regione ed Enti Locali. Nel merito, si conferma la sospensione di tutte le manifestazioni organizzate, di carattere non ordinario, nonché degli eventi in luogo pubblico o privato, ivi compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso, anche se svolti in luoghi chiusi ma aperti al pubblico, quali, a titolo d’esempio, grandi eventi, cinema, teatri, discoteche, cerimonie religiose. In questo senso il decreto replica sostanzialmente i contenuti della precedente ordinanza Speranza-Bonaccini.

L’apertura dei luoghi di culto trova ora una disciplina più specifica rispetto alla settimana che si conclude, essendo prevista ma condizionata all’adozione di misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro

Prevista invece, come novità del decreto rispetto all’ordinanza, l’apertura al pubblico dei musei, delle biblioteche e degli archivi, delle aree e dei parchi archeologici, i complessi monumentali (e cioè i luoghi della cultura ricompresi all’articolo 101 del Codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42). Aperture, però, a condizione che vengano assicurate modalità di fruizione contingentata o comunque tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali aperti al pubblico, e tali che i visitatori possano rispettare la distanza tra loro di almeno un metro.

Confermata anche la sospensione dei servizi educativi per l’infanzia e delle attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado, nonché della frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, comprese le Università e le Istituzioni di Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica, di corsi professionali, master, corsi per le professioni sanitarie e università per anziani. Sono esclusi i corsi per i medici in formazione specialistica e dei corsi di formazione specifica in medicina generale, nonché delle attività dei tirocinanti delle professioni sanitarie, ferma in ogni caso la possibilità di svolgimento di attività formative a distanza. Da rilevare che, rispetto all’ordinanza vigente fino ad oggi, il decreto parla ora di sospensione e non più di chiusura, rendendo così possibile l’accesso alle scuole per il personale Ata.

E’ permesso lo svolgimento delle attività di ristorazione, bar e pub a condizione che il servizio sia espletato per i soli posti a sedere e che, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali, gli avventori siano messi nelle condizioni di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro. Le attività commerciali diverse da quelle appena menzionate, possono aprire adottando misure organizzative tali da consentire un accesso con modalità contingentate o comunque idonee a evitare assembramenti di persone, tenuto conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali aperti al pubblico, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza di almeno un metro tra i visitatori. Tali precisazioni e limitazioni non erano previste nella precedente ordinanza e sono state inserite su indicazione del Comitato Tecnico Scientifico.

Sempre in Emilia-Romagna, sono sospesi eventi e competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati. Resta consentito lo svolgimento di tali eventi e competizioni, nonché delle sedute di allenamento, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse. Questa misura replica nella sostanza quella già prevista la settimana scorsa, a cui ora se ne aggiunge un’altra: ai tifosi residenti in nella nostra regione, Lombardia e Veneto e delle province di Pesaro-Urbino e Savona è vietata la trasferta, ovvero la partecipazione ad eventi e competizioni sportive che si svolgono nelle restanti regioni e province.

E’ consentito lo svolgimento delle attività nei comprensori sciistici a condizione che il gestore provveda alla limitazione dell’accesso agli impianti di trasporto chiusi assicurando la presenza di un massimo di persone pari ad un terzo della capienza (funicolari, funivie, cabinovie, ecc.). Anche questa previsione è stata inserita dal decreto rispetto al previgente testo.

Ancora: vengono sospese le procedure concorsuali pubbliche e private ad esclusione dei casi in cui venga effettuata la valutazione dei candidati esclusivamente su basi curriculari e/o in maniera telematica. Sono esclusi i concorsi per il personale sanitario, ivi compresi gli esami di Stato e di abilitazione all’esercizio della professione di medico chirurgo, e di quelli per il personale della Protezione civile. Tali deroghe sono state inserite su richiesta degli Atenei e delle Regioni.

Altre misure. Limitazione dell’accesso dei visitatori alle aree di degenza, da parte delle direzioni sanitarie ospedaliere.

Rigorosa limitazione dell’accesso dei visitatori agli ospiti nelle residenze sanitarie assistenziali per non autosufficienti.

Vengono sospesi i congedi ordinari del personale sanitario e tecnico, nonché del personale le cui attività siano necessarie a gestire le attività richieste dalle unità di crisi costituite a livello regionale.

Inoltre, nello svolgimento di incontri o riunioni vanno privilegiate le modalità di collegamento da remoto con particolare riferimento a strutture sanitarie e sociosanitarie, servizi di pubblica utilità e coordinamenti attivati nell’ambito dell’emergenza COVID-19.

 

MISURE VALIDE PER PIACENZA

Nella sola provincia di Piacenza, è prevista la chiusura nelle giornate di sabato e domenica delle medie e grandi strutture di vendita e degli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati, ad esclusione delle farmacie, delle parafarmacie e dei punti vendita di generi alimentari. (Questa misura è valida per le province ricomprese nell’Allegato 4: Bergamo, Lodi, Cremona e, appunto, Piacenza).

E sempre nella sola provincia di Piacenza, sono sospese le attività di palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali – fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei Livelli essenziali di assistenza – centri culturali, centri sociali, centri ricreativi. (Misura che riguarda le aree dell’Allegato 2: Regione Lombardia e provincia di Piacenza).

 

MISURE VALIDE SULL’INTERO TERRITORIO NAZIONALE

Il Decreto prevede poi misure valide sull’intero territorio nazionale, quindi, ovviamente, anche in Emilia-Romagna, dove in ogni caso erano già in vigore.

Fra queste, il favorire il più possibile la modalità di lavoro agile e la sospensione dei viaggi d’istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche comunque denominate, programmate dalle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado.

Università: a beneficio agli studenti ai quali non è consentita la partecipazione alle attività didattiche o curriculari, per le esigenze connesse all’emergenza sanitaria definite nel Decreto, tali attività possono essere svolte, ove possibile, con modalità a distanza, individuate dalle medesime Università, avuto anche riguardo alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità.

Coronavirus: disposizioni valide dal 2 all’8 marzo 2020

Coronavirus: disposizioni valide dal 2 all’8 marzo 2020

Fonte 02/03/2020 : Regione Lombardia  
Si pubblica in allegato in fondo a questa pagina il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 1 marzo 2020 con le misure adottate per il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019. Le misure hanno validità dal 2 all’8 marzo 2020.Per i Comuni della “Zona Rossa” si rimanda alle disposizioni specifiche riportate al seguente link. Si ricorda che è possibile contattare il numero 1500 per richieste di informazioni e il numero verde 800 894 545 solo se si ritiene di avere dei sintomi della malattia.
Ultimo aggiornamento 02/03/2020

Coronavirus: gli aggiornamenti dalla Regione Piemonte

Coronavirus: gli aggiornamenti dalla Regione Piemonte 

FONTE: 28 febbraio 2020 – regione.piemonte.it

Venerdì 28 febbraio

Ore 12.15. L’aggiornamento dei casi. Sono risultate positive al test, esito che deve essere confermato dall’Istituto superiore di Sanità, altre cinque persone facenti parte del gruppo di astigiani ospitati in un hotel di Alassio dal 4 al 18 febbraio. Salgono quindi a 11 i casi riscontrati in Piemonte, di cui 1 confermato e 10 probabili. Di questi 11, 7 sono ospedalizzati non in terapia intensiva (1 a Torino, 3 ad Asti e 3 Novara) e 4 sono in isolamento fiduciario domiciliare.

Ore 12. Si sta organizzando il rientro in Piemonte degli astigiani ad Alassio. L’assessore regionale alla Sanità e il direttore del settore Elisoccorso 118 sono partiti questa mattina in elicottero per l’aeroporto di Albenga. Qui sono stati prelevati dal 118 della Liguria e portati ad Alassio, dove sono ospitati in un albergo i 32 astigiani esposti al contagio.

Da Alassio, una volta disponibili i risultati del test, sarà organizzato il rientro in Piemonte di tutti i corregionali, suddivisi in tre categorie: i negativi verranno posti in isolamento fiduciario domiciliare; i positivi asintomatici verranno posti in isolamento domiciliare; per i positivi sintomatici si valuterà se necessario un ricovero ospedaliero o se sarà sufficiente l’isolamento a domicilio.

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LIVE – CORONAVIRUS: SALGONO A 19 I CASI IN LIGURIA

LIVE – CORONAVIRUS: SALGONO A 19 I CASI IN LIGURIA 

FONTE: 28 febbraio 2020 – regione.liguria.it

Venerdì, 28 Febbraio 2020 00:00

Il Sistema sanitario regionale si prende cura di te, non avere paura

Se negli ultimi 14 giorni sei stato nelle aree oggetto di provvedimenti restrittivi da parte delle autorità sanitarie delle Regioni di pertinenza, nella aree della Cina interessate dall’epidemia o nelle altre aree del mondo di conclamato contagio o sei venuto a contatto con un caso confermato: CHIAMA IL 112NON RECARTI AL PRONTO SOCCORSO o negli ambulatori medici.

I decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri:

Le ordinanze per il contenimento:

CORONAVIRUS. SANTELLI EMANA ORDINANZA E LANCIA NUMERO VERDE DEDICATO

CORONAVIRUS. SANTELLI EMANA ORDINANZA E LANCIA NUMERO VERDE DEDICATO

Presidenza – Catanzaro, 27/02/2020

FONTE: portale.regione.calabria.it

 

Il presidente della Regione Calabria Jole Santelli ha emesso un’ordinanza relativa alle misure per la prevenzione e la gestione dell’emergenza Coronavirus, recependo le indicazioni fornite dal Governo per tutte le Regioni non direttamente colpite da COVID-19.

L’ordinanza prevede che le scuole di ogni ordine e grado, le università, gli uffici e gli esercizi commerciali espongano le informazioni sulle misure di prevenzione rese note dal Ministero della Salute.

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