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Coronavirus: gli aggiornamenti dalla Regione Piemonte

Coronavirus: gli aggiornamenti dalla Regione Piemonte 

FONTE: 28 febbraio 2020 – regione.piemonte.it

Venerdì 28 febbraio

Ore 12.15. L’aggiornamento dei casi. Sono risultate positive al test, esito che deve essere confermato dall’Istituto superiore di Sanità, altre cinque persone facenti parte del gruppo di astigiani ospitati in un hotel di Alassio dal 4 al 18 febbraio. Salgono quindi a 11 i casi riscontrati in Piemonte, di cui 1 confermato e 10 probabili. Di questi 11, 7 sono ospedalizzati non in terapia intensiva (1 a Torino, 3 ad Asti e 3 Novara) e 4 sono in isolamento fiduciario domiciliare.

Ore 12. Si sta organizzando il rientro in Piemonte degli astigiani ad Alassio. L’assessore regionale alla Sanità e il direttore del settore Elisoccorso 118 sono partiti questa mattina in elicottero per l’aeroporto di Albenga. Qui sono stati prelevati dal 118 della Liguria e portati ad Alassio, dove sono ospitati in un albergo i 32 astigiani esposti al contagio.

Da Alassio, una volta disponibili i risultati del test, sarà organizzato il rientro in Piemonte di tutti i corregionali, suddivisi in tre categorie: i negativi verranno posti in isolamento fiduciario domiciliare; i positivi asintomatici verranno posti in isolamento domiciliare; per i positivi sintomatici si valuterà se necessario un ricovero ospedaliero o se sarà sufficiente l’isolamento a domicilio.

Giovedì 27 febbraio

Ore 22. Gli astigiani ad Alassio domani in Piemonte. Il presidente della Regione ha annunciato che gli astigiani tuttora in albergo ad Alassio saranno sottoposti domani al tampone per verificare se esistano ulteriori casi positivi al Coronavirus. Tutti coloro che risulteranno negativi e asintomatici saranno riportati in ambulanza in Piemonte e ospitati presso la Casa del Pellegrino di Villanova d’Asti per l’isolamento, dove saranno assistiti da personale sanitario e della Protezione civile.

Si può così garantire a queste persone di essere accolte in una struttura più vicina alle loro abitazioni e con una assistenza maggiore: si tratta di anziani, che sono i soggetti più a rischio, e devono essere monitorati con attenzione. Così facendo sarà garantita la loro sicurezza e quella delle altre persone. Nessuno potrà uscire dalla struttura, né entrarvi a tutela loro e degli altri. La Regione Piemonte, ha concluso il presidente, non lascia da solo nessuno.

Ore 21. Si punta a norme meno restrittive. La Regione Piemonte punta, allo scadere dell’ordinanza valida fino al 29 febbraio, a norme meno restrittive che conducano gradualmente verso la normalità, con la riapertura delle scuole agli studenti dalla metà della prossima settimana. Lo ha annunciato il presidente alla fine di un incontro con sindaci, prefetti e presidenti delle Province piemontesi.

Secondo il presodente, i cinque nuovi casi di oggi, pur condizionati alla verifica dell’istituto superiore di Sanità, dimostrano che il problema persiste. Dalle Province è emersa la volontà di un ritorno alla normalità, ma con grande prudenza e cautela. La proposta al ministro della Salute è che le scuole riaprano lunedì per un’azione di pulizia straordinaria e  disinfezione, per poi aprire agli allievi da metà settimana. Al Governo viene chiesta una risposta entro domani, per non possiamo lasciare le famiglie in sospeso fino a domenica a tarda sera.

Ore 20.30. Probabile nuovo caso ad Asti. Una seconda persona, sempre appartenente alla prima comitiva astigiana ospitata all’hotel di Alassio dal 4 al 18 febbraio, è risultata positiva al test e si trova attualmente ricoverata in ospedale ad Asti. Il paziente rientra nella condizione di “caso probabile”, in attesa della convalida delle analisi da parte dell’Istituto superiore di Sanità.

Al momento, dunque, in Piemonte risultano un caso conclamato a Torino e cinque casi probabili (due ad Asti e tre a Novara)

Ore 17.45. Misure per l’economia. Una moratoria sui mutui delle aziende e uno stanziamento di un milione di euro: è quanto mette in campo la Regione Piemonte per fronteggiare le difficoltà economiche causate dal Coronavirus. Gli interventi sono stati annunciati dall’assessore al Bilancio oggi in I Commissione consiliare. Per la moratoria la Regione ha aperto il confronto con Abi e le associazioni imprenditoriali.

L’assessore evidenzia anche che senza lo Stato le Regioni possono fare poco. Per questo è aperta la discussione con il Governo, insieme alle altre Regioni, per un piano di sostegno che equipari le zone gialle come il Piemonte a quelle rosse”.

Ore 17.20. Studenti di medicina volontari al numero verde 800.19.20.20. Da oggi e fino all’11 marzo, con possibilità di proroga, 78 studenti della Scuola di Medicina dell’Università di Torino, coordinati dall’Unità di crisi della Regione Piemonte sul Coronavirus, sono impegnati per garantire volontariamente la copertura 24 ore su 24 di due postazioni telefoniche del numero verde sanitario 800.19.20.20 per dare informazioni ai cittadini sulle misure da adottare per fronteggiare in maniera corretta la situazione. L’iniziativa coinvolge neolaureati e studenti del V e del VI anno dei due corsi di laurea in Medicina e Chirurgia iscritti a Torino e Orbassano.

Ore 15.45. Tre casi probabili a Novara. Una famiglia del Novarese, i due genitori e il figlio minorenne, è da ieri sera precauzionalmente ricoverata all’ospedale di Novara in attesa che l’Istituto superiore di Sanità convalidi o meno l’esito delle prime analisi che hanno dato risultato positivo al primo test sul Coronavirus, collocando i pazienti nella definizione di “caso probabile”. Al momento, tutti e tre non presentano particolari sintomi. Il padre ha dichiarato di aver avuto contatti con persone residenti nella “zona rossa” della Lombardia.

Ore 14.30. Incontro per il ritorno degli anziani astigiani. La Regione ha dato la disponibilità ad accogliere in un luogo sicuro in Piemonte, quando sarà accertata la negatività ai test attualmente in corso, la comitiva di anziani di Asti in questo momento in quarantena in un hotel di Alassio.

Questa disponibilità è stata manifestata nel corso di un incontro che il presidente della Regione, il vicepresidente e l’assessore alla Protezione civile della Regione (questi ultimi astigiani), i prefetti e i sindaci di Torino e Asti, il presidente della Provincia di Asti, il coordinatore generale dell’Unità di crisi della Regione Piemonte svoltosi presso la Prefettura di Torino.

Ore 13.30. Caso positivo ad Asti. È risultata positiva al test la paziente ricoverata ieri nell’ospedale Cardinal Massaia di Asti e facente parte del gruppo di astigiani ospitato presso un hotel di Alassio dal 4 al 18 di febbraio. In attesa della validazione del test da parte dell’Istituto superiore di sanità gli appartenenti al gruppo sono stati posti sotto sorveglianza attiva presso il loro domicilio.

Altre quattro persone, appartenenti al secondo gruppo di astigiani in soggiorno nell’hotel di Alassio e risultate anch’esse positive al test, sono ricoverate nell’ospedale San Martino di Genova.

Ore 13.15. Meno chiamate al numero verde sanitario. Sono in diminuzione le telefonate ricevute dal numero verde sanitario 800.19.20.20 dedicato alle persone che abbiano il dubbio di aver contratto il virus. Ieri le chiamate gestite sono state 1.154, una settantina in meno rispetto a martedì. Le telefonate al 112 sono tornate sui consueti livelli, dopo il picco registratosi domenica e lunedì, consentendo quindi una corretta gestione dei casi di emergenza.

Mercoledì 26 febbraio

Ore 21.15. Donazione della comunità cinese. L’assessore alla Sanità ringrazia la comunità cinese di Torino, che ha donato all’Unità di crisi una cospicua fornitura di dispositivi di protezione individuale.

Ore 21. Riaperto il pronto soccorso di Ciriè. Il Pronto soccorso dell’ospedale di Ciriè è stato riaperto dopo che nel pomeriggio aveva sospeso il servizio in attesa del test, poi risultato negativo, effettuato su un paziente ricoverato ieri sera.

Ore 21. Caso degli astigiani in Liguria. Resta da decidere, insieme alla Regione Liguria, ai prefetti di Asti e Torino e al Dipartimento nazionale della Protezione civile, il modo migliore per trattare il caso dei 36 cittadini astigiani ospitati in un albergo di Alassio, dove sono stati rilevati casi positivi al Coronavirus. Quattro di loro sono stati ricoverati in un ospedale ligure perché positivi al test. Per gli altri 32, domani mattina in Prefettura a Torino si discuterà il piano per consentire loro di trascorrere la quarantena in Piemonte.

Ore 21. I casi positivi scendono da tre a uno. I risultati definitivi dell’Istituto superiore di Sanità sui tre casi di positività individuati in Piemonte dall’inizio dell’emergenza hanno confermato la positività solo per il caso del paziente torinese, ricoverato presso l’Amedeo di Savoia, mentre sono stati dichiarati negativi i due coniugi di Cumiana. Lo ha dichiarato oggi l’assessore alla Sanità, facendo il punto sulla situazione della malattia in Piemonte.

Il professore Francesco De Rosa, primario della Struttura complessa di Malattie infettive della Città della salute e dell’ospedale di Asti, ha spiegato che il risultato fa parte di una procedura complessa che vede il laboratorio di alto biocontenimento dell’Istituto Superiore di Sanità come l’unico in grado a livello nazionale di dare la definitiva conferma delle analisi.

L’assessore ha poi precisato come, in attesa della validazione, non si poteva non assumere tutti i provvedimenti previsti per il contenimento del virus e come questa ora sia un’ottima notizia.

Ore 20.30. Domani il punto sull’ordinanza. Il presidente della Regione ha convocato per domani alle 18 i presidenti delle Province, i sindaci dei Comuni capoluogo e i prefetti per un confronto sull’opportunità di sospendere o rimodulare le misure per il contenimento del Coronavirus attualmente vigenti in Piemonte.

Ore 17. Anziani astigiani in quarantena in Liguria. Il presidente della Regione Piemonte è in contatto costante, in queste ore, con il presidente e l’assessore alla Protezione civile della Regione Liguria per seguire la situazione dei 36 anziani piemontesi isolati in quarantena all’interno di un hotel di Alassio. Contatti costanti anche con i sindaci di Alassio e di Asti.

Il presidente ha voluto sincerarsi del loro stato di salute e assicurarsi che venga loro fornito tutto il supporto necessario, dando la disponibilità del Piemonte a farsi carico dei costi affinché sia garantita la migliore assistenza possibile.

Ore 16.10. Laboratori di analisi. A supporto dei due laboratori di analisi sui test del Coronavirus, attivi negli ospedali Amedeo di Savoia e Molinette di Torino, è entrato in funzione quello dell’ospedale di Novara. Da domani, allo stesso scopo è prevista l’attivazione anche del laboratorio dell’ospedale di Cuneo.

Ore 16. Bollettino dei contagi. La situazione rimane invariata: al momento in Piemonte rimangono tre i casi di positività al test sul Coronavirus. Si tratta di due persone ospedalizzate a Torino e una in isolamento domiciliare. Le loro condizioni di salute non destano particolari preoccupazioni.

Ore 16. Boom di accessi al nuovo numero verde. Le chiamate al nuovo numero verde sanitario 800.19.20.20 istituito ieri dalla Regione Piemonte sul “coronavirus covid19” nelle prime ore del servizio, dalle 14 di ieri alle 6 di stamattina, sono state 1850. In parallelo, sono decisamente diminuite le chiamate al tradizionale numero di emergenza 112, passate dalle 13.599 di lunedì alle 8.766 di ieri. Allo stesso modo, sono passate da 2.655 a 534 le chiamate al numero verde generico (non sanitario) della Regione Piemonte 800.333.444 (attivo dalle 8 alle 20) da martedi alle 13 di oggi. Un risultato commentato con soddisfazione dall’assessore regionale alla Sanità, che sottolinea come l’obiettivo fosse appunto quello di alleggerire il numero di emergenza 112.

Ore 15.50. Numero riservato per i sindaci. Su disposizione dell’assessore regionale alla Sanità è stato istituito presso l’Unità di crisi un numero speciale riservato ai sindaci, per offrire un canale di accesso diretto alle informazioni sanitarie di loro utilità.

Ore 10. Aumentano i laboratori per gli esami. Il Piemonte avrà presto cinque laboratori abilitati ad effettuare l’esame del tampone per la ricerca del Coronavirus. Attualmente le strutture in grado di svolgere questo esame sono due, presso gli ospedali Molinette e Amedeo di Savoia a Torino. L’assessore regionale alla Sanità ha annunciato che fra oggi e domani se ne aggiungeremo altri tre, ad Alessandria, Cuneo e Novara.

La Regione, ha detto l’assessore, sta anche organizzando l’acquisto centralizzato delle mascherine, che da una sola farmacia saranno distribuite a tutte le altre del Piemonte.

Martedì 25 febbraio

Ore 19. Nuovo numero verde sanitario. L’Unità di crisi della Regione Piemonte sul Coronavirus “Covid19” ha istituito il numero verde sanitario 800.19.20.20, attivo 24 ore su 24, a disposizione di tutti i cittadini che abbiano il dubbio di aver contratto il virus. Al telefono risponde personale specializzato, che esegue una sorta di pre-triage, e, sulla base di una serie di domande e risposte, indica al paziente cosa fare o dove recarsi per ottenere la risposta assistenziale più appropriata. Il servizio è stato organizzato presso i presidi dell’Emergenza sanitaria regionale di Grugliasco per alleggerire i numeri dedicati normalmente all’emergenza dal grande flusso di chiamate che in queste ore sta intasando i centralini del 112 e 118, con il rischio di rallentare i soccorsi.

Il 112 rimane il numero di riferimento per le emergenze sanitarie e altri tipi di emergenze. Per informazioni generiche di carattere sanitario sul Coronavirus e sui comportamenti di prevenzione si rimanda al 1500, numero verde del ministero della Salute.

La Regione Piemonte, inoltre, ha potenziato il numero verde 800.333.444, attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 20 per fornire chiarimenti sulle misure di natura non sanitaria (raggiungibile anche per e-mail scrivendo a [email protected])

Ore 19. Situazione stabile in Piemonte. Rimane stabile, in Piemonte, il numero delle persone risultate positive ai test sul Coronavirus covid19. Si tratta, in tutto, di tre persone: due ospedalizzate a Torino e una in isolamento domiciliare. Le loro condizioni di salute non destano al momento particolari preoccupazioni e vengono costantemente monitorate, anche attraverso nuove controanalisi.Gli ultimi test effettuati sulla bambina ricoverata all’ospedale Regina Margherita di Torino sono risultati negativi. Complessivamente, vengono effettuati quotidianamente una cinquantina di test.

Ore 14. Misure straordinarie per l’economia. Il presidente della Regione ha chiesto al presidente del Consiglio di attivare da subito misure straordinarie per le attività commerciali e gli alberghi e tutta l’economia piemontese. Ha poi sostenuto che, a differenza della Lombardia, si è deciso di non chiudere i bar dalle 18 di sera alle sei del mattino e i negozi in quanto l’ha ritenuta una misura esagerata rispetto alla situazione del Piemonte in quanto sarebbe stato, oltre al rischio psicosi, anche un danno economico. Comunque l’ordinanza si può ampliare e ridurre a seconda delle esigenze.

Ore 12. Chiarimenti sull’attività degli enti di formazione. La Direzione Istruzione Formazione Lavoro della Regione Piemonte ha fornito alcuni chiarimenti sulle attività svolte dagli enti di formazione, orientamento e dai Servizi al lavoro.

Lunedì 24 febbraio

Ore 21.30. La circolare esplicativa dell’ordinanza. L’Unità di crisi ha inviato ai prefetti del Piemonte la circolare che fornisce alcuni chiarimenti sui contenuti dell’ordinanza emessa ieri sera.

Tra le manifestazioni sospese vengono inserite le fiere, le sagre, i luna park, i concerti, gli eventi sportivi con presenza di pubblico, le rappresentazioni teatrali, cinematografiche e musicali, comprese discoteche e sale da ballo. Gli allenamenti sportivi sono ammessi escludendo l’utilizzo di spogliatoi e docce. Rimangono aperti i centri linguistici privati, i centri musicali senza afflusso di pubblico e le scuole guida. Sono escluse dalla sospensione tutte le attività economiche, agricole, produttive, sanitarie e sociosanitarie, commerciali e di servizio, compresi pubblici esercizi, mercati, mense, dormitori di pubblica utilità. Alla celebrazione di matrimoni e funerali civili e religiosi potranno partecipare solo i famigliari. Si consiglia che i funerali avvengano all’aperto. Il testo della circolare

Ore 18. Sospendere i blocchi alla circolazione. L’assessore regionale all’Ambiente, di concerto con il presidente della Regione Piemonte, ha chiesto al ministro della Salute di integrare l’ordinanza sul contenimento del Coronavirus con la sospensione temporanea dei blocchi alla circolazione delle auto private per il trasporto delle persone almeno fino a sabato 29 febbraio. Lo scopo è incentivare la fruizione del trasporto privato dei cittadini per diminuire il rischio di diffusione per contatto ravvicinato tra le persone. La deroga è stata concertata con Arpa, la quale conferma che fino al 29 febbraio non sussiste il pericolo di superamenti della presenza d polveri sottili e ossido di azoto.

Ore 15.30. L’800.333.444 il solo numero verde della Regione. Dato che stanno circolando informazione errate, si ribadisce che l’800.333.444 è l’unico numero verde della Regione Piemonte attivo e autorizzato.ad eventuali richieste di chiarimenti in merito all’ordinanza sulle misure urgenti in materia di contenimento del contagio da coronavirus. Per informazioni o chiarimenti si può anche scrivere a [email protected] Non esistono altri numeri verdi ufficiali a disposizione dei cittadini piemontesi. Per emergenze sanitarie contattare il 112.

Ore 15.30. Attenzione a truffe e fake news. Durante la conferenza stampa si è anche invitato i cittadini a fare attenzione alle truffe, in quanto sono arrivate segnalazioni di persone che si presentano in case abitate da anziani con il pretesto di falsi controlli sanitari. Nel caso accada, contattare subito le forze dell’ordine, in quanto la procedura prevede che nessuno possa presentarsi nelle case per fare accertamenti sanitari senza essere prima stato in contatto e averlo concordato con gli interessati.

E’ stato registrato un aumento di notizie false e allarmistiche. E’ stato ricordato che diffondere false informazioni atte a turbare l’ordine pubblico è un reato, e si sono invitati i cittadini a segnalarlo alle forze dell’ordine. In ogni caso non si segnalano problemi di ordine pubblico, in quanto i cittadini stanno osservando ordinatamente tutte le indicazioni loro fornite con l’ordinanza.

Ore 15.30. I medici di base anello fondamentale. Nella conferenza stampa è stato poi sottolineato che i medici di medicina costituiscono uno snodo importantissimo per la gestione della situazione. Devono privilegiare gli appuntamenti telefonici e avranno a disposizione i dispositivi di protezione individuale in caso di contatto con i pazienti.

Ore 15.30. Non intasare il 112. In queste ore sono giunte alle centrali operative del 112 numerose telefonate di tipo non emergenziale ma per richiesta di informazioni. E’ un intasamento che deve essere evitato per poter dare assistenza ai cittadini che ne hanno davvero bisogno. Meglio telefonare al medico curante o al 1500.

Ore 15.30. L’800.333.444 il solo numero verde. Dato che stanno circolando informazione errate, si ribadisce che l’800 333 444 è l’unico numero verde della Regione Piemonte attivo e autorizzato. Per informazioni o chiarimenti è anche scrivere a [email protected] Non esistono altri numeri verdi ufficiali a disposizione dei cittadini piemontesi.

Ore 7. Riaperto il pronto soccorso di Tortona. La struttura era stata chiusa ieri per precauzione dopo che un albergatore di un agriturismo vi si era recato segnalando di aver ospitato nei giorni scorsi una serie di persone provenienti dai paesi della Lombardia che rientrano nella zona rossa. Posizionata all’esterno la tenda di pre-triage.

Domenica 23 febbraio

Ore 23.30. L’ordinanza per il Piemonte. Il ministro della Salute e il presidente della Regione Piemonte hanno firmato questa sera l’ordinanza contenente le misure urgenti da seguire fino a sabato 29 febbraio, salvo diverse dispisizioni, per evitare la diffusione del coronavirus.

Tra queste figurano:

– la sospensione di manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi e ogni forma di aggregazione in luogo pubblico o privato, chiuso o aperto al pubblico, anche di natura culturale, ludico, sportiva e religiosa;

– la chiusura dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado (che riguarda anche il personale), nonché della frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, corsi professionali (tirocini compresi), master, corsi universitari di ogni grado e università per anziani, con esclusione degli specializzandi nelle discipline mediche e chirurgiche e delle attività formative svolte a distanza;

– la sospensione dei servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura; la sospensione di ogni viaggio di istruzione sia sul territorio nazionale che estero;

– l’obbligo per le persone che arrivano da da zone a rischio epidemiologico di comunicare l’ingresso in Piemonte all’azienda sanitaria competente per l’adozione della permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva.

L’ordinanza comprende anche limitazioni all’accesso dei visitatori alle aree di degenza degli ospedali, delle case di riposo e delle altre strutture residenziali e semiresidenziali, raccomandazioni al personale tecnico e sanitario per attenersi alle misure di prevenzione per la diffusione delle infezioni per via respiratoria e alla rigorosa applicazione delle indicazioni per la sanificazione e disinfezione degli ambienti previste dalla circolare ministeriale. Inoltre, impone la disinfezione giornaliera dei treni regionali e dei mezzi di trasporto pubblico locale e sospende i concorsi, ad esclusione dei concorsi per personale sanitario.

Insieme ad una serie di misure igieniche da seguire, si ricorda che i cittadini che presentino evidenti condizioni sintomatiche ascrivibili a patologie respiratorie, fra cui rientra il Coronavirus Covid 19, possono contattare il numero 1500, il proprio medico di base e le Asl di riferimento e, solo in caso di reale urgenza, il numero 112 e che si devono evitare accessi impropri al pronto soccorso.

Il testo dell’ordinanza

Ore 20.30. I casi positivi scendono a tre. Sono scesi dai sei a tre i casi di positività in Piemonte, in quanto ulteriori controlli hanno accertato la negatività dei cinesi ricoverati a Cuneo: a riferirlo è il presidente della Regione. I tre avevano fatto rientro in Italia dalla Cina attraverso un volo indiretto proveniente da Mosca, risultando asintomatici e negativi ai controlli della temperatura in aeroporto. Giunti al loro domicilio a Roreto di Cherasco si erano messi in isolamento volontario, richiedendo l’intervento dei sanitari alla comparsa di sintomi che potevano far pensare all’avvenuto contagio. Dopo le prime analisi, con esito dubbio, sono stati sottoposti ad un nuovo test di conferma, che ha sciolto le iniziali riserve con un risultato negativo. Rimangono quindi, al momento, confermati i casi dell’uomo ricoverato ieri all’ospedale Amedeo di Savoia, della donna ricoverata al Regina Margherita e dell’uomo in isolamento domiciliare.

Risultati entrambi negativi ai test anche i due albergatori che stamattina si erano presentati al pronto soccorso di Tortona per sottoporsi alle analisi dopo aver ospitato nel loro locale dei clienti provenienti da un Comune della Lombardia inserito nella zona rossa. A titolo precauzionale, il Pronto soccorso era stato chiuso, collocando in osservazione quanti erano presenti in quel momento nella struttura, che ora verrà regolarmente riaperta non appena sarà installata la tenda di pre-triage.

Ore 17.30. Chiuso pronto soccorso Tortona. L’assessore alla Sanità precisa che il pronto soccorso di Tortona è stato chiuso per precauzione e che sanitari e persone sono state messe in isolamento. Questo perché un albergatore di un agriturismo di Tortona si è recato al pronto soccorso segnalando di aver ospitato, nei giorni scorsi, una serie di persone provenienti dai paesi della Lombardia che rientrano nella zona rossa. Temporaneamente isolato anche il residence nel centro storico.

Ore 15.45. Sospensione attività didattiche scuole e agenzie formative. Il presidente della Regione, insieme al Prefetto di Torino e agli assessori regionali alla Sanità e alla Sicurezza, anticipa che verranno sospese le attività didattiche delle scuole di ogni ordine e grado e delle agenzie formative.

Ore 15.30. Verso la sospensione di eventi musicali e sportivi. Il presidente della Regione anticipa che tra le misure contenute nell’ordinanza che si sta mettendo a punto con il ministero della Salute e che verrà emanata nelle prossime ore figura la sospensione dii ogni evento ludico, sportivo e musicale che prevede un assembramento di persone in luogo chiuso o aperto.

Ore 15.15. I casi in Piemonte sono 6. Il presidente della Regione dichiara che i casi accertati di Coronavirus in Piemonte sono diventati sei: tre nella provincia di Cuneo e tre nella provincia di Torino, tra cui la persona risultata positiva ieri. I casi nel Cuneese riguardano cittadini cinesi arrivati dalla Cina il 19 febbraio, quelli del Torinese  sono cittadini italiani. Sono in corso analisi e verifiche per individuare e isolare il ceppo del contagio. Sono invece una ventina i casi sotto stretta osservazione.

Ore 13. Sospese le attività didattiche nelle Università. L’Università e il Politecnico di Torino e l’Università del Piemonte orientale hanno disposto da lunedì 24 febbraio la sospensione per una settimana delle attività didattiche, salvo diverse indicazioni. Gli esami in calendario verranno recuperati senza alcuna penalizzazione per gli studenti.

In linea con quanto definito dagli atenei, l’Edisu Piemonte sospenderà per una settimana, dalla mezzanotte di oggi, i servizi mensa e le sale studio. Per gli studenti che non possono sostenere esami in questi giorni, l’Edisu prenderà in considerazione tutti gli strumenti legislativi per tutelarli nel conseguimento dei crediti necessari alla conferma delle borse.

Ore 12.45. Non andare nei pronto soccorso. L’assessore regionale alla Sanità raccomanda a chi sospetta di avere i sintomi del coronavirus di non andare al pronto soccorso, ma chiamare la
guardia medica, il 112, il 118, il 1500. Gli operatori sanitari arriveranno per prendere in carico il paziente e decideranno loro, se necessario, il ricovero.

Ore 12Tende di pre-triage nei pronto soccorso. L’assessore regionale alla Sanità, d’intesa con il coordinatore dell’Unità di crisi regionale sul “coronavirus covid19”, dispone l’allestimento presso tutti i Pronto soccorso del Piemonte di tende pneumatiche della Protezione civile per le attività di pre-triage, in modo che gli eventuali casi sospetti di contagio possano accedere a un percorso differenziato, a tutela delle norme di prevenzione che impediscono la diffusione del virus.

Il presidente della Regione precisa che “non c’è nessun allarme, la situazione è sotto controllo, ma abbiamo riscontrato la necessità di diversificare l’accesso ai pronto soccorso. Queste tende non sono per ricoverare nessuno: servono a filtrare gli accessi di chi sospetta di avere i sintomi del coronavirus”.

Ore 11:30Rinviata Torino-Parma. Su indicazione del Ministero dello Sport, la sindaca di Torino ha disposto la sospensione della partita di calcio Torino-Parma in programma oggi alle 15 allo stadio Olimpico.

Sabato 22 febbraio

Ore 20. Gli altri casi tutti negativi. Sono risultati negativi al Coronavirus, dopo i test, i quindici casi di pazienti di diverse province piemontesi sottoposti ad accertamento.

Ore 19. I comportamenti da adottare, L’assessore alla Sanità ha sottolineato l’importanza di promuovere comportamenti virtuosi, raccomandando a chi manifesti sintomi di febbre e tosse e avesse avuto contatti con persone rientrate recentemente dalla Cina o con casi di sospetto contagio di chiamare il 1500 o 112 e attendere in casa le istruzioni. I servizi sanitari si faranno carico di valutare la situazione, caso per caso, anche a domicilio, garantendo le misure più appropriate.

Ore 18. Casi in via di accertamento. Sono una quindicina in Piemonte i casi di pazienti sottoposti ad accertamento per sospetto di Coronavirus. E’ quanto è stato comunicato dalla Sala operativa della Protezione civile in un incontro con il presidente della Regione.

Ore 17.50. Percorsi separati negli ospedali. Il presidente della Regione afferma che “negli ospedali stiamo predisponendo dei percorsi speciali separati per chi presenti una sintomatologia sospetta. Inoltre stiamo comprando delle attrezzature che ci permetteranno di dimezzare il tempo del responso, che passerà alle attuali sei ore a tre ore”.

Ore 17.40. Servizio tampone a domicilio. Il presidente della Regione annuncia che “l’Assessorato alla Sanità ha predisposto un servizio per fare il tampone a domicilio. Affollare i pronto soccorso degli ospedali sarebbe deleterio. Chiunque presenti sintomi sospetti o abbia il timore di avere avuto contatti a rischio è invitato a chiamare il numero 1500 o il 118 o il proprio medico di base. Le ambulanze arriveranno in tempi molto rapidi per eseguire il tampone a domicilio”.

Ore 17.30. Situazione sotto controllo. Il presidente della Regione ha dichiarato che “la situazione è totalmente sotto controllo. Le nostre strutture sono in grado di affrontarla. Nessun allarmismo, ma nervi saldi. Non c’è nessuna emergenza”.

Ore 17. Primo caso di positività in Piemonte. I test svolti dagli specialisti dell’ospedale Amedeo di Savoia di Torino riguardano un torinese di 40 anni che, come ha spiegato il presidente della Regione Piemonte, si è ammalato dopo essere entrato in contatto con il ceppo lombardo. L’uomo ha un po’ di febbre ma è in buono stato di salute e i suoi familiari sono sotto osservazione. È stato ricoverato all’ospedale Amedeo di Savoia. Sono state prese le misure precauzionali nei confronti dei famigliari e delle persone che in questi giorni sono state in contatto con lui, compresi gli operatori sanitari che gli hanno prestato assistenza.

Ore 16.50. Unità di coordinamento in Regione. La sala operativa della Protezione civile della Regione Piemonte sarà la sede dell’unità di coordinamento e resterà aperta h.24. Agirà prevalentemente sul fronte organizzativo, centralizzando le direzioni operative dei servizi che si stanno occupando di monitorare e gestire l’evolversi della crisi. Servirà a mettere in rete le unità operative delle varie Forze dell’Ordine eventualmente attivabili, a seconda delle necessità.

Venerdì 21 febbraio

Nel pomeriggio seduta straordinaria della task force regionale per fare il punto sulla situazione in Piemonte dopo i primi casi di contagio in Lombardia.

L’assessore regionale alla Sanità ha illustrato in tempo reale la nuova ordinanza emanata dal ministro della Salute, che prevede misure di isolamento obbligatorio da 40 giorni per i contatti stretti con un caso risultato positivo e dispone la sorveglianza attiva con permanenza domiciliare fiduciaria per chi è stato nelle aree a rischio negli ultimi 14 giorni, con obbligo di segnalazione da parte del soggetto interessato alle autorità sanitarie locali. Alla riunione, presieduta dallo stesso assessore, hanno partecipato i direttori generali e sanitari delle aziende sanitarie, i responsabili del Seremi (Servizio di riferimento regionale di epidemiologìa per la sorveglianza e il controllo delle malattie infettive) di Alessandria, i responsabili dei Servizi di Emergenza 118 e della Protezione civile del Piemonte.

Alle aziende sanitarie sono state ribadite le indicazioni dei protocolli internazionali e ministeriali riferite all’evolversi della situazione.

L’assessore ha rilevato come il Sistema sanitario piemontese stia agendo con la massima attenzione, assicurando il pieno rispetto dei protocolli sanitari appropriati alle diverse situazioni.

Sono risultati negativi i test effettuati su un paziente ricoverato nell’ospedale di Vercelli.

 

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