Situazione contagi in Liguria

Anche in Liguria continua a salire il numero dei contagiati e dei morti. In totale sono 809 i casi risultati positivi al Coronavirus, 79 in più rispetto alla giornata di martedì e da inizio emergenza è stato registrato un totale di 73 decessi. Salgono invece a 47 le persone guarite ma che risultano ancora positive e che al momento non sono state ospedalizzate, ma vengono curate nelle proprie case.

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LIVE – CORONAVIRUS: SALGONO A 19 I CASI IN LIGURIA

LIVE – CORONAVIRUS: SALGONO A 19 I CASI IN LIGURIA 

FONTE: 28 febbraio 2020 – regione.liguria.it

Venerdì, 28 Febbraio 2020 00:00

Il Sistema sanitario regionale si prende cura di te, non avere paura

Se negli ultimi 14 giorni sei stato nelle aree oggetto di provvedimenti restrittivi da parte delle autorità sanitarie delle Regioni di pertinenza, nella aree della Cina interessate dall’epidemia o nelle altre aree del mondo di conclamato contagio o sei venuto a contatto con un caso confermato: CHIAMA IL 112NON RECARTI AL PRONTO SOCCORSO o negli ambulatori medici.

I decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri:

Le ordinanze per il contenimento:

Oncorete Sharing and innovation system – Genova 4 Aprile 2019

Il Corso (ed il relativo materiale prodotto) intende affrontare principalmente la problematica dei percorsi assistenziali per pazienti oncologici avanzati nel contesto attuale. I pazienti neoplastici in fase avanzata/metastatica presentano usualmente quadri clinici assai complessi, caratterizzati da dolore, altri sintomi rilevanti e disagio psicologico; sempre più spesso vengono trattati con farmaci antineoplastici anche nelle fasi terminali della vita. Nel modello attualmente più diffuso sia le terapie specifiche antitumorali, che le terapie puramente palliative,
vengono somministrate durante tutto il decorso della malattia, con progressivo decremento delle prime ed incremento delle seconde, nel tempo. Ciò è dovuto – da una parte – al ruolo di fondamentale importanza, che assumono le cure palliative “in senso stretto”, in relazione alla necessità prioritaria di controllare i sintomi e la Qualità di Vita e -dall’altra- alla più frequente applicazione di farmaci antineoplastici di dimostrata efficacia per il prolungamento della sopravvivenza o la posticipazione della progressione, sulla base di studi clinici recenti.
Tale contesto è caratterizzato quindi da cronicizzazione della malattia con ricorso a trattamenti innovativi più spesso farmacologici- ad elevato costo ed emergenza di tutti i bisogni e le criticità tipiche delle malattie croniche: monitoraggio clinico-strumentale della malattia, attivazione di servizi socio-assistenziali, ospedalizzazione per episodi acuti intercorrenti, ecc.
La cura del cancro (a differenza di quanto accade per altre malattie croniche) rimane – almeno nel nostro Paese – a carico dell’Ospedale, anche se in gran parte in fase di DH o ambulatoriale; ma i pazienti oncologici abbisognano nel loro percorso di differenti tipologie di assistenza (degenza ordinaria, DH, assistenza domiciliare, hospice, ecc.) Inoltre non sono disponibili dati aggiornati sull’impatto che l’introduzione di nuovi farmaci antineoplastici e l’applicazione precoce di Cure Palliative abbiano sull’organizzazione sanitaria, in termini di ricoveri ospedalieri, assistenza domiciliare, accessi a servizi ambulatoriali e di day-hospital, ecc.
La serie di Corsi ONCORETE si svolge in varie Regioni Italiane anche per approfondire la tematica dell’implementazione delle innovazioni tecnologiche ed organizzative. Il Corso ha particolare rilevanza in Regione Liguria in forza dei profondi cambiamenti in atto con la costituzione di AliSa e del DIAR Oncoematologia e l’assegnazione a queste nuove organizzazioni dei più rilevanti aspetti di Clinical Governance, dalla realizzazione di PDTA unici regionali alle Raccomandazioni sull’uso appropriato dei nuovi farmaci. Il modello Ligure verrà illustrato nei principi e nei dettagli e potrà essere confrontato con le realizzazioni di altre Regioni.

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Impatto assistenziale e sociale della retinopatia diabetica in Regione Liguria – Genova 10 Dicembre 2018

La retinopatia diabetica rappresenta la principale causa di cecità in età lavorativa.
La prevalenza tra i pazienti diabetici è del 30% e metà dei pazienti svilupperà una disabilità visiva con impatto notevole sulla vita dei pazienti, dei loro famigliari e sul mondo del lavoro, con un aumento progressivo dei costi diretti ed indiretti socio assistenziali.
Nella sola Regione Liguria su una popolazione diabetica di 85000 persone circa, 25000 sono affetti da retinopatia diabetica e di questi il 6,8% sviluppa un edema oculare ed un terzo necessità di trattamenti intravitreali.
Tra l’altro le retinopatie diabetiche si aggiungono alla degenerazione maculare senile i cui trattamenti sono stati oggetto di ampia recente attenzione.
Uno screening efficace, una presa in carico precoce ed un trattamento adeguato sono i pilastri di un intervento multidisciplinare che può evolvere verso traguardi efficientamento a livello regionale che già vede numerosi esempi di best practices.

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