Cassa integrazione in deroga per Covid-19

Fonte: regione.toscana.it

Misure di sostegno al reddito previste dal decreto legge 18 del 17 marzo 2020

Ai sensi del decreto Legge 17 marzo 2020, n. 18 le Regioni possono riconoscere il trattamento di cassa integrazione in deroga con riferimento a tutti i datori di lavoro del settore privato, ivi inclusi quelli agricoli, della pesca e del terzo settore compresi gli enti religiosi civilmente riconosciuti, ed esclusi i datori di lavoro domestico, in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, per la durata della sospensione del rapporto di lavoro, e per i quali non trovino applicazione le tutele previste dalle vigenti disposizioni in materia di sospensione o riduzione di orario, in costanza di rapporto di lavoro.

La Regione Toscana ha già sottoscritto con le Parti Sociali rappresentate nella Commissione Permanente Regionale Tripartita un accordo quadro che definisce criteri e modalità procedurali circa l’utilizzo della cassa integrazione in deroga.

Per l’operatività della Cassa Integrazione in deroga è necessario attendere il decreto interministeriale di riparto delle risorse assegnate a livello nazionale (articolo 22, comma 3 del decreto 18/2020). Pertanto al momento non è possibile la presentazione delle domande di Cassa integrazione in deroga per Covid 19.

Per la presentazione delle domande di CIG in deroga alla Regione Toscana sarà obbligatorio utilizzare la procedura informatica che sarà resa disponibile a breve.

La registrazione e l’accesso a tale procedura sarà consentito esclusivamente attraverso l’utilizzo di un Certificato digitale di autenticazione attivo (smart card standard CNS, Tessera sanitaria) fornito da un Ente Certificatore.
Gli utenti già registrati al sistema di ComunicazioniOnLine, potranno accedere al sistema Cig in Deroga utilizzando la medesima utenza, sempre attraverso l’utilizzo di un certificato digitale.

Informazioni sulla compilazione delle domande

tel. 0554382338 – 2347 -2093
martedì e giovedì dalle ore 10.00 alle ore 13.00
mail [email protected]

numero verde 800688306
dal lunedì al venerdì (esclusi i festivi)
dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 17.00
per assistenza tecnica ed eventuali problemi che possano verificarsi nell’invio telematico delle domande

Coronavirus: gli aggiornamenti dalla Regione Piemonte

Fonte: regione.piemonte.it

Mercoledì 25 marzo

Ore 19.30. Sette nuovi guariti. Questo pomeriggio l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato la guarigione virologica di altre 7 persone: si tratta tre residenti in provincia di Torino (un bambino di 3 anni e due donne rispettivamente di 51 e di 58 anni), un uomo di 55 anni e di una donna di 69 anni dell’Alessandrino, una donna di 45 anni del Cuneese e di un uomo di 40 proveniente da fuori Piemonte.

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La Puglia senza protezione anti COVID-19

Giovedì – 25 Marzo

La Puglia ha superato quota mille casi Covid-19 (siamo a 1093, con una lieve flessione dell’aumento dei contagi da 93 a 88 tamponi positivi). Il numero dei morti è salito a 48. La prevalenza è ora di 2,5 casi su 10 mila abitanti con il picco nella Provincia di Foggia, dove raggiunge i 4,06. È ancora bassa, se confrontata ai valori italiani più critici (MIlano 17,8, Padova 15,6, Bergamo 60,6, Cremona 85,17), ma gli ospedali della regione sono al limite.

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Coronavirus: Google lancia “Insegna da casa”

Il motore di ricerca Google, per fornire un aiuto concreto durante l’epidemia da Coronavirus, ha messo online la piattaforma “Insegna da casa”, uno strumento in italiano che si rivolge agli insegnanti. E’ un pacchetto di informazioni, tutorial e strumenti utili agli insegnanti per supportarli nella didattica a distanza, anche perché molti insegnanti si trovano per la prima volta di fronte a questa sfida.

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Commissione europea: 50 milioni di aiuti di Stato all’Italia per combattere il Coronavirus

La Commissione europea ha autorizzato 50 milioni di euro di aiuti di Stato destinati all’Italia per fornire le cure mediche necessarie alle persone contagiate dal Coronavirus, garantendo allo stesso tempo le protezioni necessarie per operatori sanitari e cittadini.

Questi fondi sono destinati alle imprese, qualunque sia la loro dimensione, che istituiscono nuovi impianti per la produzione di dispositivi medici e di protezione individuale, ampliano la produzione delle loro strutture esistenti che producono questi dispositivi, convertono la loro linea di produzione in tal senso.

I beneiciari del sostegno dovranno però vendere i prodotti ai prezzi di mercato applicati in dicembre 2019, vale a dire prima dello scoppio dell’epidemia in Italia.

L’aiuto sarà erogato sotto forma di sovvenzioni dirette o anticipi rimborsabili. Se poi i dispositivi saranno forniti alle autorità italiane in tempi stretti, gli anticipi saranno convertiti in sovvenzioni dirette e l’erogazione non potrà superare gli 800.000 euro

Gli Stati membri possono concedere cinque tipi di aiuti:

sovvenzioni dirette, agevolazioni fiscali selettive e acconti:gli Stati membri potranno istituire regimi per concedere fino a 800 000 EUR a un’impresa che deve far fronte a urgenti esigenze in materia di liquidità;

garanzie di Stato per prestiti bancari contratti dalle imprese:gli Stati membri potranno fornire garanzie statali per permettere alle banche di continuare a erogare prestiti ai clienti commerciali che ne hanno bisogno; Queste garanzie di Stato possono coprire prestiti per aiutare le imprese a sopperire al fabbisogno immediato di capitale di esercizio e per gli investimenti;

prestiti pubblici agevolati alle imprese:gli Stati membri potranno concedere prestiti con tassi di interesse favorevoli alle imprese. Questi prestiti possono aiutare le imprese a coprire il fabbisogno immediato di capitale di esercizio e per gli investimenti;

garanzie per le banche che veicolano gli aiuti di Stato all’economia reale:alcuni Stati membri prevedono di sfruttare le capacità di prestito esistenti delle banche e di utilizzarle come canale di sostegno alle imprese, in particolare le piccole e medie imprese. Il quadro chiarisce che tali aiuti sono considerati aiuti diretti a favore dei clienti delle banche e non delle banche stesse e fornisce orientamenti per ridurre al minimo la distorsione della concorrenza tra le banche;

assicurazione del credito all’esportazione a breve termine:il quadro introduce un’ulteriore flessibilità per quanto riguarda il modo in cui dimostrare che alcuni paesi costituiscono rischi non assicurabili sul mercato, permettendo così agli Stati di offrire, ove necessario, una copertura assicurativa dei crediti all’esportazione a breve termine. La Commissione continuerà a monitorare la situazione ed è pronta a modificare, se necessario, l’elenco dei paesi con rischi assicurabili sul mercato.

Il quadro temporaneo sarà in vigore fino alla fine di dicembre 2020.

Per maggiori informazioni:

https://ec.europa.eu/italy/news/20200322_Covid19_commissione_Ue_approva_regime_italiano_da_50milioni_per_produrre_dispositivi_medici_it

Coronavirus boom di intossicazioni da disinfettanti

L’ospedale Niguarda ha lanciato l’allarme perché si sta verificando un boom di intossicazioni casalinghe da disinfettanti. La paura del contagio da Coronavirus sta infatti spingendo le persone ad un uso esagerato di questi prodotti o di prodotti fabbricati autonomamente in casa, magari seguendo dei tutorial su internet.

Dall’inizio dell’emergenza Coronavirus si è registrato un aumento del 65% di intossicazioni, ma il dato ancora più allarmante è quello registrato tra i bambini, perché in questo caso abbiamo un amento del 135% nella fascia di età sotto i 5 anni.

Vanno quindi rispettate le consuete norme di sicurezza come quella di non lasciare mai i prodotti chimici a portata di mano dei bambini e non creare miscele fai da te di prodotti chimici.