Skip to content

Attuazione DM 70
Esperienze regionali a confronto
Palermo 26 maggio 2017

palermo_26_5_cover

Il D.M. 70 rappresenta il recente tentativo di riorganizzazione della rete ospedaliera nazionale con l’individuazione di criteri omogenei in tutto il territorio italiano. Il decreto ha suscitato ampie perplessità per la sua rigidità, la concezione centralista che tende a limitare le scelte dei cittadini, la presenza di refusi e imprecisioni.

In realtà il D.M. 70 ricalca la legge Mariotti del 1968, all’epoca indubbiamente innovativa, che già allora prevedeva la stratificazione degli ospedali secondo intensità di cura e bacini territoriali, un coordinamento regionale come concetto di organizzazione in rete, e fra l’altro era stabilito per legge uno stanziamento del 4% delle spese per l’ammodernamento delle attrezzature ospedaliere.

Il D.M. 70 nasce datato, con un atteggiamento non certo orientato a favorire il pluralismo degli erogatori, e con una visione particolarmente penalizzante per le piccole strutture ospedaliere, limitatamente però a quelle di diritto privato. Ancora di più preoccupa che i criteri in esso stabiliti non tengano conto dell’adattamento alle differenti realtà regionali, impongano specialità previste secondo bacini d’utenza rigidi senza un’analisi dei flussi dei pazienti, prevedano un numero di posti letto per acuti troppo basso in rapporto ad altre realtà europee senza la certezza di una reale alternativa di cura territoriale, non assicurino una gradualità del processo di riorganizzazione secondo il modello hub and spoke, non considerino le numerose realtà intermedie frutto anche di investimenti sostanziosi, e
comportino il serio rischio di demotivazione della classe medica dovuta all’eccessiva aggregazione delle unità operative.

Per questi motivi è opportuno interrogarsi approfonditamente sulla reale applicabilità del D.M. 70, sulla opportunità di predisporre, presto, una adeguata “manutenzione” e soprattutto sulla necessità di introdurre forti elementi di elasticità applicativa e ripetuti momenti di revisione.

Vai alla pagina dell’evento, clicca qui

Scompenso cardiaco: cura salvavita per 1 milione di italiani (di cui 100mila vivono in Toscana)

Occorre adesso mettere in atto modelli assistenziali innovativi che mettano in contatto più stretto sul territorio il medico di famiglia,
Read More

Di Mieloma Multiplo si può guarire

Buone notizie per 30mila italiani che soffrono di questa malattia un tempo fatale ai quali si aggiungono, ogni anno, 600
Read More

Farmaci innovativi: in Friuli Venezia Giulia investiti oltre 20milioni di euro e procedure di acquisto più snelle perché il paziente non può aspettare

Udine, 12 aprile 2023 – La Regione Friuli Venezia Giulia, nell’ambito della programmazione regionale, nel 2022 ha istituito il Fondo
Read More

In Italia 44mila donne vivono con un tumore al seno metastatico, di cui il 15-20% di tipo HER2 +

3 aprile 2023 – In Italia 44mila donne circa hanno un tumore al seno metastatico, di cui il 15-20% di
Read More

Mieloma multiplo: crescono i malati (+ 126%), ma raddoppia la sopravvivenza (52,1% negli uomini e 53,6% nelle donne)

Bari, 31 marzo 2023 – In Italia, ogni anno, 5.600 persone si ammalano di Mieloma multiplo, tumore che si sviluppa
Read More

Tumore del seno metastatico, in Sicilia con Trastuzumab Deruxtecan trattate già 120 pazienti

Palermo, 29 marzo 2023 – I più recenti dati inerenti Regione Sicilia restituiscono un quadro epidemiologico che registra più di
Read More