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STRATEGIE SANITARIE DI PREVENZIONE DELL’ICTUS: COME OTTIMIZZARE LA PREVENZIONE PER UNA POPOLAZIONE PIÙ SANA. FOCUS SUD

Data

29 Mar 2021
Expired!

Ora

11:00 - 13:30

L'evento è finito

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Rassegna stampa

Documento di Sintesi

SLIDES

Salvatore Cottone, Direttore UOC Neurologia Stroke Unit ARNAS Ospedale Civico Cristina Benfratelli Palermo

 

In un quadro epidemiologico oggi aggravato dal diffondersi dell’epidemia COVID-19, l’impatto di patologie croniche o di eventi acuti con alto tasso di letalità risulta ancora più critico per le famiglie e il Servizio Sanitario Nazionale. Ogni anno si registrano almeno 100.000 nuovi ricoveri dovuti all’ictus cerebrale, circa un terzo delle persone colpite non sopravvive a un anno dall’evento, mentre un altro terzo sopravvive con una significativa invalidità: il numero di persone che attualmente vive in Italia con gli esiti invalidanti di un ictus ha raggiunto la cifra record di quasi un milione (Rapporto 2018 Ictus). Il carico della malattia sul sistema sanitario è dunque evidente: rilevazioni della Stroke Alliance for Europe (SAFE) hanno infatti stimato come, già nel 2017, l’impatto economico dell’ictus nell’Unione Europea ammontasse a 60 miliardi di euro, con un fortissimo sbilanciamento dei costi a favore di ospedalizzazioni d’emergenza, trattamenti in acuzie e riabilitazione, e potrebbe arrivare a 86 miliardi di euro nel 2040. Il carico economico risulta inoltre particolarmente gravoso anche sui pazienti ed i propri familiari in Italia l’ictus è oggi la prima causa di disabilità, con un elevato livello di perdita di autonomia e un progressivo percorso di spesa per cure riabilitative ed assistenza. La combinazione di questi fattori sociali ed economici rende pertanto non derogabile un’azione decisa verso la prevenzione dell’insorgenza dell’ictus, che intervenga tanto sulla prevenzione primaria dei fattori di rischio quanto sulla tempestiva e corretta diagnosi di patologie correlate all’ictus. Di tutto questo si parlerà durante il webinar di Motore Sanità.