L’IMPATTO DELL’ADERENZA E DELLA PERSISTENZA TERAPEUTICA SUGLI ESITI CLINICI
SLIDES
Mauro Bonin, Direttore Controllo di Gestione e Adempimenti LEA, Azienda Zero, Regione del Veneto
Quasi 7 milioni di persone in Italia sono colpiti da malattie croniche, tra cui le principali sono le cardiopatie, il diabete, la BPCO, la depressione e l’artrite reumatoide. In buona parte vi sono terapie che garantiscono una buona qualità di vita e una cura in grado di controllare la malattia, ma molti pazienti non aderiscono ai trattamenti o li abbandonano dopo un breve periodo. Infatti si stima che solo la metà dei pazienti assuma i farmaci in modo corretto e i “non aderenti” superano il 70% fra gli anziani, che spesso sono colpiti da diverse malattie e affrontano maggiori difficoltà nel seguire le indicazioni del medico per vari motivi, tra cui la plurifattorialità della loro patologia con l’assunzione di più farmaci ogni giorno, la carenza di assistenza che permetta l’assunzione corretta della terapia e una non corretta informazione da spiegazioni sbrigative e non pienamente comprese. Il problema dell’aderenza terapeutica non riguarda solo i farmaci, ma anche i consigli per adottare uno stile di vita sano, e ogni atto assistenziale, compreso quello infermieristico, volto a modificare le abitudini e la routine terapeutica dei pazienti, spesso incontra una resistenza o un abbandono della terapia stessa o di adeguati stili di vita. In Italia, solo il 57,7% dei pazienti aderisce ai trattamenti antipertensivi, il 63,4% alle terapie ipoglicemizzanti per la cura del diabete, il 40,3% alle cure antidepressive, il 13,4% ai trattamenti con i farmaci per le sindromi ostruttive delle vie respiratorie e il 52,1% alle cure per il controllo dell’artrite reumatoide. Percentuali che non hanno subito variazioni di rilievo nel corso degli anni, con notevoli costi clinici e sociali. Basti pensare che negli Stati Uniti la mancata aderenza causa sprechi per circa 100 miliardi di dollari ogni anno e in Europa si stimano 194.500 decessi e 125 miliardi di euro l’anno per i costi dei ricoveri dovuti a questo problema. Per analizzare il fenomeno e contribuire al suo superamento con proposte innovative Motore Sanità ha organizzato un evento a Padova il 10 dicembre