15 settembre 2019 ‘Giornata nazionale della Sclerosi laterale Amiotrofica’ (SLA)

di Redazione

Torino. 14 Settembre 2019 – In occasione della Giornata Nazionale della SLA che si celebra il 15 settembre, la Società Italiana di Neurologia (SIN) diffonde le buone notizie che arrivano dalla ricerca scientifica su questa terribile malattia, che solo in Italia colpisce 5 mila persone e che causa un’aspettativa di vita media dopo la diagnosi pari a 3-5 anni. Quest’anno, inoltre, cade un importante ricorrenza: sono passati 150 anni dalla prima volta in cui la SLA viene descritta da parte di Jean-Martin Charcot, neurologo dell’ospedale Salpetriere di Parigi.

Attualmente – dichiara Adriano Chiò, responsabile del Centro SLA del Dipartimento di Neuroscienze, Università degli Studi di Torino e Azienda Ospedaliero Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino – sono in corso due sperimentazioni farmacologiche rivolte al trattamento dei pazienti portatori delle due più comuni mutazioni genetiche, SOD1 e C9orf72. In entrambi i casi, si tratta di specifici Oligonucleotidi Antisenso (ASO), cioè brevi molecole a singolo filamento di DNA complementari a una specifica sequenza. L’ASO, legandosi a una specifica molecola di mRNA ne blocca la traduzione, impedendo la sintesi della proteina mutata. Sono in fase di sperimentazione preclinica, ma prossime a giungere all’uomo – prosegue il Prof. Chiò – anche terapie geniche basate su vettori virali, che permetteranno di intervenire a livello genico con la sostituzione del gene alterato. Le mutazioni di C9orf72 e SOD1 sono presenti in circa il 10% dei casi di SLA in Italia. Queste nuove tecniche permetteranno certamente di affrontare anche le mutazioni di altri geni che in questi anni sono stati identificati nella SLA”.

Un altro interessante sviluppo della ricerca è stato la scoperta che le lesioni della SLA si propagano nel sistema nervoso attraverso una sequenza definita, secondo un modello di diffusione cortico-efferente che si avvale dei collegamenti esistenti fra neuroni in differenti aree cerebrali. L’identificazione di questa modalità di diffusione offrirà, in prospettiva, una possibilità di intervenire bloccando la progressiva estensione del danno con specifici interventi terapeutici.

Nel campo delle terapie, inoltre, un gruppo di ricercatori europei appartenenti al consorzio ENCALS ha costituito la Treatment Initiative to Cure ALS (TRICALS), un’iniziativa aperta ai centri di ricerca in Europa, Canada e Australia, che si è posta l’obiettivo di accelerare lo sviluppo di nuovi trattamenti, disegnando cure efficaci per specifici sottogruppi di pazienti, secondo il modello delle terapie personalizzate, e migliorando la struttura degli studi clinici anche attraverso la creazione di una piattaforma che permetterà di eseguire in parallelo più trial farmacologici utilizzando un unico gruppo placebo. TRICALS è sostenuto dalle associazioni dei pazienti SLA europee, oltre che da diverse fondazioni private.

Infezioni ospedaliere e antibiotico resistenza De Poli (Udc): «Un terzo si possono evitare»

di Redazione

Roma. 14 Settembre 2019 – Quello dell’impatto clinico dell’antimicrobico-resistenza è un problema particolarmente importanza in Italia, dal momento cheil nostro paese è al primo posto per consumo di antibiotici negli animali, ed al secondo per quello umano: sarebbe opportuno ridurre al minimo la presenza dei pazienti negli ospedali, così da ridurre l’esposizioni a possibili nuove infezioni e limitare al minimo i costi di gestione. Con l’obiettivo di far emergere le criticità gestionali comuni e condividere best practice tra le Regioni, per individuare soluzioni pratiche che rendano i modelli organizzativi facilmente realizzabili, sostenibili ed efficienti. Sono stati organizzato specifici lavori di gruppo al Convegno ‘Infezioni ospedaliere e resistenza agli antibiotici. Situazione attuale e scenari futuri’, organizzato da Motore Sanità e realizzato grazie al contributo non condizionato di Angelini Boston Scientific.

«Il 33% delle infezioni ospedaliere secondo gli esperti si possono evitare: il fattore prevenzione è fondamentale – sottolinea il senatore Udc Antonio De Poli – Il Piano nazionale di contrasto all’antibioticoresistenza (Pincar) finora è rimasto sulla carta. Serve un Piano strategico con una regia nazionale. Oggi va sottolineato che  il rischio infezioni è presente anche e soprattutto nella fase post-operatoria e post-ricovero. Il fenomeno infezioni, dunque, va correlato sempre più non solo all’assistenza sanitaria ma anche a quella socio-sanitaria. Come ci dicono gli esperti, il problema delle infezioni scaturisce dai batteri che sono sempre più resistenti agli antibiotici. Ecco perché diventa importante agire sul fronte della prevenzione e non solo a livello di reparto o ospedale ma con una visione più ampia, a livello nazionale».

«La resistenza batterica agli antibiotici costituisce oggi un problema globale tanto da essere inclusa dall’UE tra le priorità sanitarie da affrontare. In particolare in Italia il pericolo è grande in considerazione dei dati epidemiologici che mostrano come la lista dei batteri ‘killer’ che, non essendo più suscettibili alle comuni terapie antibiotiche, sono in vertiginoso aumento e con percentuali di prevalenza all’interno degli ospedali mediamente maggiori rispetto ad altri paesi europei come Germania, Francia ed Inghilterra – afferma Anna Maria Cattelan, Direttore UOC Malattie Infettive AOU Padova – Germi come Acinetobacter, Pseudomonas, Klebsiella, sono diventati causa di importanti polmoniti ed infezioni generalizzate, talora non debellate neppure con l’utilizzo degli antibiotici più recenti e che sono causa di aumentata morbilità/mortalità insieme a prolungamento delle degenze e ad aumento complessivo dei costi. È il tempo dell’azione e dell’applicazione del Piano Nazionale di Contrasto dell’Antimicrobico-Resistenza approvato in Italia a fine 2017; ogni ritardo influirà negativamente sulla salute e cura dei nostri pazienti».

Ma non solo nuove opportunità terapeutiche, anche la scelta del dispositivo, come ad esempio il monouso, ridurrebbe significativamente l’esposizione al rischio di nuove infezioni, generando al contempo risparmi nei processi di sterilizzazione e di gestione delle infezioni. «Il controllo delle infezioni – afferma Marco Falcone dalla U.O. Malattie infettive Presidio AOU Pisana e Ricercatore presso l’Università di Pisa – non si attua esclusivamente tramite l’utilizzo di antibiotici di ultima generazione con specifica attività nei confronti dei batteri resistenti, ma attraverso l’adozione di rigide procedure che limitino la loro diffusione nei setting assistenziali. A tal fine l’identificazione precoce dei soggetti colonizzati e infetti mediante le più moderne tecniche diagnostiche di microbiologia molecolare e la messa in atto di procedure di prevenzione che, impediscano la trasmissione inter-paziente dell’infezione, sono presidi irrinunciabili e necessari ai fini di un programma di successo di ‘Infection Control’».

Salute: Pierpaolo Sileri (M5S) viceministro Sandra Zampa (Pd) nuova sottosegretario

di Redazione

Roma. 14 Settembre 2019 – Completato l’organigramma del ministerreo della Salute con la nomina ‘a sorpresa’ di un viceministro e di un sottosegretario. Per il ruolo di viceministro il MoVimento 5 Stelle ha indicato Pierpaolo Sileri, attuale presidente della Commissione Sanità del Senato. Nato a Roma il 25 agosto 1972, Sileri è un chirurgo specializzato nelle patologie dell’apparato digerente, oltre che direttore del Master II livello in ‘Chirurgia laparoscopica del colon-retto’ presso la medesima Università. Ha contribuito a più di 270 pubblicazioni scientifiche. Alle elezioni politiche del marzo 2018 viene eletto al Senato della Repubblica nel collegio uninominale di Roma-Collatino, sostenuto dal Movimento 5 Stelle, sconfiggendo di stretta misura la candidata del centro-destra Lavinia Mennuni. Il 21 giugno 2018 viene eletto Presidente della 12ª Commissione permanente Igiene e Sanità del Senato. Il 31 ottobre 2018 è nominato membro della Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza del Senato.

Nel ruolo di sottosegretario alla Salute il PD ha schierato Sandra Zampa. Nata a Mercato Saraceno, 16 maggio 1956, Zampa è giornalista ed ex deputata dem. È stata, inoltre, vicepresidente del Partito Democratico. Dal 2004 ha lavorato con il presidente Romano Prodi, prima come capo ufficio stampa del leader de L’Unione alle elezioni amministrative regionali del 2005, poi come capo ufficio stampa del candidato de L’Unione alle elezioni politiche del 2006 con la responsabilità del coordinamento della comunicazione politica e dei rapporti con la stampa. Dal 2007 alla fine della XV legislatura ha ricoperto l’incarico di capo ufficio stampa della Presidenza del Consiglio dei ministri. E’ consulente giuridico esperto in diritti umani dell’infanzia e dell’adolescenza presso il Comitato Interministeriale per i Diritti Umani (CIDU); è esperto aggiuntivo presso il Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri; è vice presidente del Consiglio Italiano dei Rifugiati.