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Le analisi dei campioni dell’acqua dimostrano che il Covid circolava da novembre

Analisi dei campioni

Dalle analisi di campioni prelevati nei depuratori di centri urbani del nord Italia, si è capito che il coronavirus circolava già da molto prima del 22 febbraio, e precisamente nel capoluogo piemontese già dal 18 dicembre.

L’Istituto Superiore di Sanità in collaborazione con SMAT, l’azienda torinese delle acque, ha effettuato uno Studio che documenta come nelle acque di scarico dell’area metropolitana siano state riscontrate tracce, poi ricondotte al Covid-19, in 14 dei 40 campioni raccolti da dicembre a febbraio in molte città italiane, fra le quali Torino, Milano, Bologna.

I risultati hanno evidenziato la presenza di Rna di Sars-Cov-2 nei campioni prelevati a Milano e Torino già nel mese di dicembre e poi nei successivi mesi di gennaio e febbraio 2020. L’analisi dei campioni ha spiegato come fosse stato possibile aver identificato in Francia, un paziente positivo al Sars-Cov-2 in un campione clinico, già alla fine di dicembre 2019, cosa poi confermata da lavoro spagnolo che ha rinvenuto Rna di Sars-Cov-2 in campioni di acque reflue raccolte nella metà di gennaio a Barcellona.

I risultati dello Studio dell’ISS, sembrerebbero però essere in contrasto con quanto dichiarato dall’Arpa, l’Agenzia regionale per l’ambiente, lo scorso maggio, sul fatto che nelle acque reflue del capoluogo piemontese non erano state trovate tracce di Rna specifico.

Lucia Bonadonna, direttrice del Dipartimento di Ambiente e Salute dell’Istituto superiore di Sanità, ha spiegato come il monitoraggio del virus in campioni prelevati regolarmente nelle fognature e in ingresso agli impianti di depurazione, sia uno strumento in grado di individuare precocemente e tenere monitorata la circolazione del virus nei diversi territori. Aggiungendo che essendo indispensabile standardizzare i metodi di ricerca sulla positività di un campione dal momento che possono incidere molte variabili è stata presentata una proposta al Ministero della Salute per l’avvio di una rete di sorveglianza su Sars-Cov-2 in reflui, che dovrebbe partire già da luglio.

Stefano Sermonti

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