VALORIZZARE LE FARMACIE DEI SERVIZI NEL PERCORSO DI PREVENZIONE VACCINALE – LAZIO
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RAZIONALE SCIENTIFICO
La valorizzazione passa dalla Prevenzione
Le farmacie danno un reale contributo nel portare la sanità più vicina al cittadino e, al contempo, nel dare risposte di natura socio-sanitaria a soggetti e comunità fragili, in primis a pazienti con patologia cronica e a quei cittadini che vivono nelle aree interne del Paese; per questo Le farmacie dovrebbero essere valorizzate come Presidio Sanitario Territoriale allargando il proprio ruolo da Farmacia di Servizio a Farmacia del Territorio, meglio ancora di Comunità, per offrire alle Comunità Servizi Sanitari di prossimità perché le farmacie sono il primo vero e prezioso canale di accesso al Servizio Sanitario Nazionale.
I Servizi oggi offerti in Farmacia sono molteplici: oltre il 90% delle farmacie si presta al monitoraggio dei parametri; almeno il 75% si adopera per test ed esami diagnostici; tra il 60% e il 70% ha attivato il servizio CUP e la consegna a domicilio dei farmaci. A questi servizi si sta affiancando la Telemedicina ed una serie di altre prestazioni fornite da figure sanitarie come l’infermiere, lo psicologo, il fisioterapista. Tutto ciò sta valorizzando sempre di più le Farmacie ma questa valorizzazione non può che passare dal ruolo attivo che le farmacie dovranno sempre più assumere nella Prevenzione.
La valorizzazione passa dal Vaccino
Il modo migliore per contrastare un virus o un batterio è fermarlo prima che infetti l’organismo. I vaccini possono fornire al nostro corpo il modo per identificare un agente infettivo e le istruzioni su come sconfiggerlo e, potenzialmente, evitare di infettare gli altri.
Con la somministrazione dei vaccini anti-Covid-19 e antinfluenzale le Farmacie hanno assunto un ruolo fondamentale, mai avuto prima, e sono diventate, a tutti gli effetti, un presidio sanitario; questo ha valorizzato sia l’attività delle farmacie sia i farmacisti coinvolti. Perseguendo questi obiettivi Federfarma ha invitato le farmacie a partecipare attivamente alla campagna di vaccinazione: a) promuovendo una corretta informazione sui vaccini; b) candidandosi alla somministrazione diretta degli stessi.
Il Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale (PNPV) evidenzia la necessità di migliorare l’accesso alle vaccinazioni per le persone vulnerabili e con elevate condizioni di rischio; il farmacista può e deve avere avere un ruolo molto più completo, sia a livello di formazione che a livello organizzativo, facendosi promotore, oltre che esecutore, della vaccinazione, sia per quella anti Covid-19 sia per quella antinfluenzale.
Più farmacie che vaccinano e più persone potranno essere vaccinate nelle farmacie
Le Farmacie hanno dato una buona e costante risposta nelle campagne di vaccinazione, sia per la vaccinazione anti-Covid-19 sia per quella antinfluenzale, ma ci sono state differenze di adesione tra regione e regione, dovute principalmente alle dimensioni e alla dislocazione territoriale delle farmacie stesse.
Obiettivo della nuova campagna di vaccinazione è quello di prevenire la mortalità, le ospedalizzazioni, ed è quindi rivolta principalmente alle categorie a maggior rischio.
L’accesso in farmacia ai fondamentali strumenti di profilassi anti-Covid-19 e antinfluenzale è un punto di non ritorno che va amplificato con più farmacie che vaccinano, e implementato, le farmacie devono vaccinare più persone.
Sensibilizzare i farmacisti, coinvolgendo quante più farmacie possibile, è fondamentale al fine di migliorare notevolmente sia la copertura vaccinale anti-Covid-19 sia la copertura vaccinale antinfluenzale ed è indispensabile per la protezione e l’immunizzazione della popolazione a rischio.