PRIMO SUMMIT MEDITERRANEO SANITÀ
Ricerca, innovazione e sostenibilità del sistema
La promozione dei settori italiani di eccellenza, la loro riproposizione e disseminazione all’interno del bacino mediterraneo, è stata ed è presente, specie in alcuni ambiti di tecnologie produttive, attività commerciali e iniziative culturali di profilo umanistico o economico.
Differentemente, una delle eccellenze italiane riconosciute nel mondo, e cioè il sistema salute in Italia, non ha dimostrato una particolare capacità di attrazione e disseminazione, a parte le presenze di organizzazioni umanitarie o delle missioni di pace. Anche la capacità di attrazione per formazione e alta formazione di professionisti della salute è assai modesta, specie a confronto con la grande capacità di accoglienza di Gran Bretagna e Francia, soprattutto, ma anche di Paesi Europei con minore appeal su comunità anglofone o francofone, come Spagna, Germania, Olanda, Danimarca e altre ancora.
Persino il flusso di ammalati verso l’Italia è molto limitato, con delle aree preferenziali ben definite, ed è invece orientato anche con vere strategie di acquisizione on-site verso centri pubblici e privati di altri Paesi. Eppure il sistema sanitario italiano ha una grande coerenza di competenze ed efficienze, una presenza ben supportata in tutte le alte specializzazioni, e una rete di diagnostica, trattamento e gestione delle patologie, dalla prevenzione alla riabilitazione, aggiornata e di grande efficacia.
Un punto importante è che il sistema italiano di reti di intervento tra ospedale e territorio che includono epidemiologia e prevenzione, ricerca di base ad elevato contenuto di innovazione, efficienza organizzativa e risultati di efficacia pari ad altri Paesi di area occidentale rappresenta un modello di riferimento proponibile.
A questo proposito, una componente non secondaria è l’esperienza italiana in campo di epidemiologia e prevenzione, a fini di predittività ma anche di personalizzazione delle terapie.
La realizzazione del Primo Summit Mediterraneo Sanità promosso da Federsanità-ANCI e da Motore Sanità, si propone una forma sostenibile di Precision Medicine, lungo le linee di una medicina predittiva, preventiva, personalizzata e partecipata. Le sessioni attraverso cui si svilupperà tengono in conto che definizione e descrizione, patologia e epidemiologia, sono la premessa necessaria ma non il cuore di interpretazione e intervento, cioè diagnosi, terapia e risultato. In ogni sessione si è cercato di articolare la componente epidemiologico – preventiva con le componenti diagnostiche e terapeutiche.
Altra rilevante problematica che si cercherà di analizzare durante le giornate di incontri riguarderà la mobilità sanitaria passiva ovvero il diritto del cittadino ad ottenere cure, a carico del proprio sistema sanitario, anche in un luogo diverso da quello di residenza. Più in particolare, si intende il flusso di fondi in uscita per la compensazione di prestazioni erogate ai propri assistiti al di fuori dal territorio di competenza. L’osservazione ed il monitoraggio della mobilità sanitaria assume un ruolo primario nella programmazione sanitaria di ogni regione e incide perciò pesantemente sulla sostenibilità del sistema.
Il Summit ha quindi insieme le caratteristiche della messa a punto di alcuni temi nodali, ma anche di incubatore di progettualità, finalizzato alla lotta contro le malattie cronico-degenerative per promuovere pacifiche innovazioni, ricerche e coesione nei Paesi del Bacino del Mediterraneo.
Attraverso il Summit vogliamo evidenziare i fattori di rischio e le possibili azioni e interventi finalizzati alla loro riduzione proponendo e sviluppando un confronto aperto con tutti i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo.