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#MULTIPLAYER – La sclerosi multipla si combatte in squadra – Lombardia

Data

20 Lug 2021
Expired!

Ora

10:30 - 13:00

L'evento è finito

 Programma

Comunicato Stampa

Rassegna Stampa

Documento di Sintesi

 

INTRODUZIONE DI SCENARIO

Mario Alberto Battaglia, Presidente Nazionale FISM

Massimo Filippi, Professore Ordinario di Neurologia e Direttore della Scuola di specializzazione in Neurologia presso l’Università Vita-Salute San Raffaele e Direttore Unità di Neurologia, Neuroriabilitazione, Neurofisiologia, Stroke Unit e Centro Sclerosi Multipla, IRCCS Ospedale San Raffaele, Milano


SALUTI AUTORITÀ

Carlo Borghetti, Vicepresidente Consiglio Regionale Componente III Commissione permanente – Sanità e Politiche Sociali

 

L’IMPORTANZA DELLA DIAGNOSI PRECOCE PER UN TRATTAMENTO EFFICACE

Francesco S. Mennini, Professore di Economia Sanitaria e Economia Politica, Research Director – Economic Evaluation and HTA, CEIS, Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” e Presidente SIHTA

 

TAVOLA ROTONDA

TOPICS:

  • PDTA : nuove prospettive
  • Importanza del trattamento precoce della SM
  • Integrazione e interconnessione: strutture, servizi, competenze, dati
  • Presa in carico della cronicità complessa nei processi di riorganizzazione del SSN
  • Costo sociale di malattia
  • Progettare percorsi salute: ruolo del cittadino e delle associazioni di pazienti

Elio Clemente Agostoni, Direttore Dipartimento Neuroscienze e Direttore SC Neurologia e Stroke Unit Grande Ospedale Metropolitano Niguarda, Milano

 

Roberto Bergamaschi, Responsabile Centro   Ricerca Interdipartimentale Sclerosi Multipla (CRISM) Fondazione Istituto Neurologico C. Mondino, Pavia

Paolo Bandiera, Direttore Affari Generali AISM

 

Pasqualino D’Aloia, Presidente OPI MI-LO-MB

Nicola De Rossi, SSVD Neurologia, Centro Regionale Sclerosi Multipla ASST Spedali Civili Brescia, P.O Montichiari

Paolo Preziosa, Neurologo (Centro Analisi Biosegnali), Sclerosi Multipla, IRCCS Ospedale San Raffaele Milano

 

Luigi Tesio, Professore Ordinario Dipartimento Scienze Biomediche per la Salute, Università La Statale Milano

Mauro Zaffaroni,Direttore UOC Centro Sclerosi Multipla Direttore Dip. Scienze Neuroriabilitative ASST della Valle Olona – Ospedale di Gallarate(VA)

La Sclerosi Multipla (SM) può esordire ad ogni età, ma è più comunemente diagnosticata nel giovane adulto tra i 20 e i 40 anni. Ci sono circa 2,5-3 milioni di persone con SM nel mondo, di cui 1,2 milioni in Europa e circa 130.000 in Italia. Il numero di donne con SM è doppio rispetto a quello degli uomini, assumendo così le caratteristiche non solo di malattia giovanile ma anche di malattia di genere.

Esistono varie forme di malattia tra cui: la Sindrome clinicamente isolata (CIS), la Sindrome Radiologicamente Isolata (RIS), la SM recidivante-remittente(SM-RR), la SM secondariamente progressiva (SM-SP) e la SM primariamente progressiva (SM-PP). E’ pratica clinica già consolidata da anni iniziare la terapia delle forme SM-RR il più precocemente possibile sapendo che la ricerca ha dimostrato un rallentamento della progressione della disabilità.

Molti studi hanno anche evidenziato che, nei pazienti con CIS fortemente suggestiva di SM, l’uso di farmaci immunomodulanti e immunosoppressori riduce la comparsa di un secondo attacco e la conseguente conversione a una forma clinicamente definita di malattia. Questi studi hanno inoltre dimostrato una significativa riduzione della comparsa di nuove lesioni a livello encefalico valutabili con la risonanza magnetica (RM).

Iniziare un trattamento precoce significa inoltre:

  1. ridurre l’accumulo di disabilità clinica e ritardare il passaggio da SM-RR a SM-SP;
  2. prevenire il danno assonale che diversi studi anatomopatologici e varie tecniche di RM hanno evidenziato realizzarsi anche in fase precoce;
  3. effettuare, come sottolineato da diversi studi clinici, un trattamento che, in quanto precoce, è più efficace di uno ritardato anche solo di pochi anni.

Questi risultati rafforzano l’indicazione a iniziare al più presto il trattamento nei casi di diagnosi accertata di SM, in particolare se sono presenti fattori associati a una prognosi meno favorevole. Va ricordato inoltre che il singolo individuo richiede un programma di trattamento personalizzato. Il percorso terapeutico è parte del percorso di presa in carico definito nel Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) condiviso nella Regione.

Al fine di sensibilizzare tutte le figure del sistema a una crescita di buona informazione verso il trattamento precoce e efficace, Motore Sanità organizza incontri nelle varie Regioni per discutere della tematica a 360 gradi.