LE FARMACIE DEI SERVIZI NEL PERCORSO DI PREVENZIONE VACCINALE

La sensibilizzazione della popolazione alla prevenzione passa dalle farmacie
RAZIONALE SCIENTIFICO
Considerando l’attuale, ancora insufficiente, copertura vaccinale nelle singole regioni (lontana dalle coperture previste dal Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale) la nuova progettualità è il naturale proseguo del percorso conclusosi nel 2024 finalizzato ad affiancare le farmacie dei servizi, attraverso i principali Ordini e Associazioni rappresentativi delle stesse. Grazie ad un proficuo dialogo con le Istituzioni, si auspica che le farmacie possano essere messe nelle condizioni ottimali per promuovere la prevenzione delle infezioni respiratorie, dell’influenza e del Covid-19.
Nonostante gran parte delle regioni abbiano recepito le disposizioni ministeriali adottando delibere che individuano attività da svolgersi presso le farmacie dei servizi, con il relativo finanziamento, e sebbene i modelli organizzativi siano ormai fluidificati, come dimostrano le partenze delle campagne vaccinali in farmacia contestuali agli altri operatori vaccinali coinvolti, si assiste ad una bassa adesione alle campagne da parte della popolazione.
Per il raggiungimento della copertura vaccinale, sia per la vaccinazione antinfluenzale sia per quella anti Covid-19, si è molto al di sotto delle indicazioni del Ministero: dal 16 settembre 2024 sono state somministrate 988.996 dosi di vaccino anti-covid-19; il picco delle dosi giornaliere è stato raggiunto a novembre, con 30.542 dosi (vs 52.865 che è stato il picco della campagna vaccinale precedente). Anche sugli over 60 sui quali, insieme ad altre categorie a rischio, la vaccinazione è fortemente raccomandata dal Ministero della Salute, si è raggiunto solo il tasso di copertura vaccinale del 4,42% confermando una fatigue ed una minor attenzione verso la prevenzione vaccinale stessa.
Il percorso della campagna vaccinale, compreso quello della comunicazione, dovrebbe superare l’esitazione del paziente, anche e soprattutto di quello fragile, grazie al suo coinvolgimento che può essere reso possibile attraverso i farmacisti e sfruttando la capillarità delle farmacie.
Lo scenario attuale vede le farmacie sempre più coinvolte nella pratica vaccinale, come ci dimostra l’esperienza di alcune regioni già impegnate in fase sperimentale in campagne vaccinali dedicate anche ad altre patologie.
I risultati emersi nel Roadmap 2024
- I farmacisti possono svolgere un ruolo chiave non solo nella somministrazione dei vaccini ma anche nella sensibilizzazione e nell’educazione del cittadino. La capillarità delle farmacie e la prossimità delle stesse sul territorio permettono l’instaurarsi di un importante rapporto di fiducia col cittadino, e questo fa sì che il ruolo del farmacista sia fondamentale per l’engagement del cittadino.
- Le farmacie dei servizi sono in piena evoluzione: da semplice punto di distribuzione del farmaco a centro per i servizi sanitari territoriali utile soprattutto al raggiungimento delle aree più periferiche e rurali; le farmacie possono e devono svolgere un ruolo di engagement del cittadino, ma Istituzioni, Ordini e Associazioni preposti devono svolgere un ruolo di supporto per le farmacie garantendo loro tutto quanto sia utile e necessario.
- Tutti i cittadini dovrebbero poter accedere agli stessi servizi sanitari, compresi quelli di Prevenzione e monitoraggio; per molta parte del Territorio Italiano le farmacie rurali rappresentano un punto di accesso alla Prevenzione unico e imprescindibile a garanzia di Equità di Accesso per tutti.