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LA PANDEMIA DIABETE IN REGIONE SARDEGNA

Data

07 Giu 2021
Expired!

Ora

10:30 - 13:00

L'evento è finito

Programma

Comunicato Stampa  DIABETE “Rapida diagnosi, presa in carico efficace e accesso all’innovazione, solo così potrà migliorare la situazione in Sardegna”

Comunicato Stampa Pandemia diabete in Sardegna: regione con il più alto numero di casi

  Rassegna Stampa

Documento di Sintesi

 

APERTURA LAVORI
Rossana Boldi, Vice Presidente XII Commissione (Affari Sociali) Camera dei Deputati

Fabiola Bologna, Componente XII Commissione (Affari Sociali) Camera dei Deputati

Elia Pantaleoni, Capo Gabinetto Assessorato Sanità, Regione Autonoma della Sardegna

Domenico Gallus, Presidente VI Commissione Salute e Politiche Sociali, Regione Autonoma della  Sardegna

INTRODUZIONE DI SCENARIO

Paolo Guzzonato,Direzione Scientifica Motore Sanità

Stefano Nervo, Presidente Diabete Italia
Marcello Grussu, Presidente ANIAD  Sardegna

SITUAZIONE EPIDEMIOLOGICA REGIONALE E CRITICITÀ GESTIONALI

Mariangela Ghiani, Presidente SID, Regione Sardegna

Gianfranco Madau, Presidente AMD, Regione Sardegna

Carlo Ripoli, Direttore SSD Diabetologia Pediatrica AO “G. Brotzu”, Cagliari

Giancarlo Tonolo, Referente Regione Sardegna SIMDO

 

IL VALORE DELL’INNOVAZIONE (FARMACI E DEVICES):  COSA HA INSEGNATO COVID-19?

Paolo Di Bartolo, Presidente Nazionale  AMD

TAVOLA ROTONDA

INNOVAZIONE, LEA E DIABETE:  ISTITUZIONI, CLINICI E PAZIENTI A CONFRONTO SULLO SCENARIO REGIONALE 2021

  • Il quadro regionale sui percorsi di cura: criticità e opportunità attuali
  • Quali nuovi modelli organizzativi possono rispondere all’attuale situazione epidemiologica:
  • Per consentire ai pazienti con DT1  di poter avere una diagnosi rapida  e precoce?
  • Per poter fare prevenzione primaria e secondaria nei pazienti con DT2?
  • PDTA regionali e loro applicazione pratica: l’impatto dell’innovazione è preso in considerazione nella riorganizzazione dei PDTA
  • I pazienti hanno un rapido ed equo accesso all’innovazione?
  • Sostenibilità e diabete: come passare dalla logica dei silos di spesa a quella dell’investimento per la vita la salute e il benessere delle persone

Paolo Biasci, Presidente Nazionale FIMP

Mariangela Ghiani, Presidente regionale SID
Giacomo Guaita, Consigliere Nazionale AMD

Gianfranco Madau, Presidente Regionale AMD
Francesco Saverio Mennini, Professore di Economia Sanitaria e Economia Politica, Research Director – Economic Evaluation and HTA, CEIS, Università degli Studi di Roma  “Tor Vergata”, Presidente SIHTA

Carlo Piredda, Presidente SIMG, Regione Autonoma della Sardegna

Paola Pisanti, Consulente Esperto Malattie croniche  Ministero della Salute

Carlo Ripoli, Direttore SSD Diabetologia Pediatrica AO G.Brotzu di Cagliari
Rita Lidia Stara, Presidente Federazione Diabete Emilia-Romagn

Giancarlo Tonolo, Referente regione Sardegna SIMDO

Riccardo Trentin, Presidente Federazione Rete Sarda Diabete Ets-Odv

In Italia oltre 3.5 milioni di pazienti dichiarano di esserne affetti da Diabete, ma le stime in real world parlano di circa 5 milioni, con un costo per il SSN stimato intorno ai 9 miliardi senza considerare le spese indirette ed una spesa pro capite per paziente più che doppia verso un pari età non malato. Questa malattia inoltre è causa di 73 decessi al giorno in Italia. Per citare alcuni dati relativi alla sola aderenza alle cure, secondo l’analisi EFPIA solamente le complicanze dovute a diabete rappresentano un costo pari al 14% del totale della spesa sanitaria dei Governi Europei, circa 125 miliardi di euro all’anno. Secondo il rapporto dell’osservatorio dei medicinali, In Italia, la percentuale di aderenza per i farmaci antidiabetici è del 63% (OSMed 2015) e questo comporta: il raddoppio nel numero di ricoveri ospedalieri e dei costi del trattamento per il SSN, un aumento ogni anno di circa 6 giorni di assenza dal lavoro ed infine un aumento del 30% della mortalità per tutte le cause (dati SID).

Con questo scenario il diabete rappresenta chiaramente un esempio paradigmatico di patologia cronica la cui condizione spesso polipatologica, richiede una gestione multidisciplinare complessa per la quale i percorsi di cura debbono essere rivisti. La recente pandemia ha aperto gli occhi su tutto ciò in maniera drammatica e ha stimolato in molte regioni una revisione organizzativa della rete assistenziale.

Come accade per molte altre patologie le regioni Italiane rispondono ai bisogni assistenziali in maniera molto diversa e il diabete non fa eccezione a questo.

Nel panorama Nazionale la Regione Sardegna presenta forti criticità epidemiologiche per diabete. Da sempre infatti detiene il triste primato italiano d’incidenza di diabete di tipo 1, con oltre 12.000 adulti, più di 1.500 under 18 e circa 120 nuovi casi di diabete tipo 1 diagnosticati nella fascia di età 0-14 anni (un bambino ogni 150 è affetto da questa patologia). E con questi numeri raggiunge un triste primato collocandosi ai vertici della classifica mondiale, seconda solo alla Finlandia.

Oggi fortunatamente la ricerca ha prodotto una grande quantità di innovazione tecnologica (farmaci e devices) che consente a questi malati una qualità della vita pressoché normale, rallentando l’insorgere delle molte complicanze. Tutto ciò a condizione che vi siano: una rapida diagnosi, una presa in carico organizzata ed efficace, un accesso appropriato all’innovazione disponibile.

Motore Sanità e Diabete Italia vogliono aprire un tavolo di confronto su questi temi per ottenere un grande impegno di tutti Istituzioni, Clinici (specialisti e MMG), Care giver, Farmacisti, Pazienti ad ottimizzare ognuno di questi aspetti.