Oggi l’economia italiana stenta a uscire dalla prolungata fase di crisi in atto da ormai sette anni, che ha causato una riduzione di circa 9 punti percentuali della nostra produzione annuale di beni e servizi, con conseguenze non solo economiche ma anche sociali, con un tasso di disoccupazione, che dal 2007 ad oggi è più che raddoppiato. Questi dati sintetizzano la severità dell’impatto provocato dalla recessione economica e non sono solo il risultato della crisi finanziaria del 2007 – 2008, ma sono il riflesso di un forte e diffuso indebolimento della capacità del nostro paese di crescere e competere.
La differenza tra sviluppo e progresso è che il primo è finalizzato alla crescita esclusiva di indicatori economici, come il PIL, e si può ottenere aumentando la produzione di beni, mentre il progresso comporta il miglioramento delle condizioni sociali complessive (e non solo economiche) e della qualità della vita.
Questo incontro ha come obiettivi la presentazione di diverse realtà aziendali in termini di contributo alla crescita e allo sviluppo per il Paese, e il potenziale ruolo della politica regionale nel promuovere ricerca e innovazione, nell’attrazione degli investimenti e nell’internazionalizzazione. Si dibatterà quindi sulle possibili politiche da adottare: promozione della ricerca e dell’innovazione industriale, gestione dei fondi e degli strumenti agevolativi a favore delle imprese, misure per favorire la riconversione e la riorganizzazione produttiva, politiche per l’internazionalizzazione delle imprese e per la promozione di nuovi investimenti esteri in Italia e la promozione all’estero delle produzioni italiane.