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EVOLUZIONE DEI PERCORSI DI CURA NEL TUMORE OVARICO – FOCUS LIGURIA -Evento accreditato ECM-

Data

22 Lug 2021
Expired!

Ora

03:00 - 18:00

L'evento è finito

-Evento accreditato ECM-

 

 Programma

Documento di sintesi

 

INTRODUZIONE DI SCENARIO

Paolo Guzzonato, Direzione Scientifica Motore Sanità

IL DIAR: STRUMENTO DI GOVERNO CLINICO
IN REGIONE LIGURIA

Filippo Ansaldi,  Direttore Generale Alisa Regione Liguria

NUOVE PROSPETTIVE DI CURA NEL TUMORE OVARICO

Serafina Mammoliti, Dirigente Medico Oncologia Medica 1 IRCCS Ospedale Policlinico San Martino, Genova

 

DISCUSSANT:

 

Americo Cicchetti, Professore ordinario di Organizzazione Aziendale alla Facoltà di Economia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Direttore ALTEMS

Alessia Levaggi, Oncologia Medica  IRCCS Ospedale Policlinico San Martino, Genova

Serafina Mammoliti, Dirigente Medico Oncologia Medica 1 IRCCS Ospedale Policlinico San Martino, Genova

Paolo Pronzato, Direttore Oncologia Medica IRCCS Ospedale Policlinico San Martino, Genova – Coordinatore DIAR Oncoematologia Regione Liguria

Barbara Rebesco, Direttore SC Politiche del Farmaco Alisa  Regione Liguria

Simone Ruzza, Delegato ANVOLT Cuneo Referente FAVO Piemonte Liguria Valle d’Aosta

Liliana Varesco, Responsabile Centro Tumori Ereditari, S.C. Epidemiologia Clinica IRCCS Ospedale Policlinico San Martino, Genova

Valerio Gaetano Vellone, Professore associato di Anatomia Patologica, Università degli Studi di Genova

 

CONCLUSIONI 

Filippo Ansaldi,  Direttore Generale Alisa Regione Liguria

CALL TO ACTION

Claudio Zanon Direttore Scientifico Motore Sanità

 

L’oncologia rappresenta la massima espressione di uno scenario in ambito sanitario dove la forte spinta della ricerca che porta l’innovazione si scontra con la lentezza organizzativa nel recepirla e con la scarsità di risorse disponibili. Si devono però garantire investimenti adeguati per un’assistenza equa e non discriminante che consenta di accedere subito alle innovazioni farmacologiche e allo stesso tempo alla diagnostica di precisione che queste terapie mirate spesso richiedono. Terapie che non possono essere rallentate dopo l’approvazione delle autorità regolatorie (EMA ed AIFA), poiché in molti casi stanno cambiando la storia della malattia, dando speranze nuove. Ed il paziente oncologico non ha purtroppo tempo di aspettare. Ottimizzare questi processi è quindi fondamentale. Per rispondere a questi cambiamenti il settore oncologico si è dotato di un modello di governance che prevede una organizzazione strutturata in rete sui diversi territori regionali. Reti che per lo più funzionano con modelli Hub & Spoke e che oggi stanno potenziando da un lato l’assistenza territoriale di prossimità ma che dall’altro stanno concentrando l’alta specializzazione (con diagnostica e terapia ad alto costo). Ed all’interno delle reti oncologiche uno strumento di allineamento delle scelte cliniche fra i più utilizzati a questo scopo è rappresentato dai PDTA. Oggi però la rapidità dell’innovazione spesso dirompente ha messo in crisi il sistema di costruzione ed aggiornamento dei PDTA stessi (che richiede tempo, impegno e condivisione da parte di team multidisciplinari composti da diversi Stakeholders) e che una volta costruiti per essere validati, devono essere deliberati dalle regioni ma soprattutto attuati.

Il tumore ovarico (30% di tutti i tumori maligni dell’apparato genitale femminile con 5.200 nuovi casi annui in Italia e circa 30.000 donne attualmente in trattamento) rappresenta un esempio in cui tante speranze e la grande innovazione prodotta in arrivo, attraverso PDTA ben costruiti, possono e devono trovare conciliazione con la sostenibilità dei SSR. Ormai è chiaro che questo genere di tumore non è unico, ma ha differenti entità. Per tutti la chirurgia resta una delle principali armi, ma l’integrazione con la terapia risulta fondamentale. Infatti la ricerca con la scoperta del gene BRCA ha confermato che sono soprattutto i farmaci che hanno cambiato la storia naturale di questa malattia. Oggi si aprono nuove prospettive di cura anche nei pazienti non mutati che potrebbero semplificare i percorsi ed aggiungere vita in buona salute. Motore Sanità intende promuovere dei tavoli di discussione a livello delle principali regioni Italiane partendo dall’esempio pratico del Tumore ovarico. Ottimizzare questi processi è quindi fondamentale. affrontando criticità e punti di forza degli attuali percorsi assistenziali, condividendo soluzioni da adottare o “proven practice” già messe in atto nei diversi territori.