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Coronavirus: gli aggiornamenti dalla Regione Piemonte

Fonte: regione.piemonte.it

Ore 20. Ok alla vendita di cancelleria negli esercizi commerciali già apertiUn’ordinanza firmata oggi dal presidente Alberto Cirio stabilisce che, fino al 3 aprile, all’interno delle attività di vendita di generi alimentari e alle altre attività commerciali non soggette a chiusura da domani sarà possibile la vendita al dettaglio di articoli di cartoleria e forniture per ufficio (codice ATECO 47.62.20).

Parallelamente, le cartolibrerie e gli altri esercizi commerciali, che da Dpcm devono mantenere i locali chiusi al pubblico, potranno proseguire la vendita di questi prodotti di cancelleria per corrispondenza con consegna a domicilio, come già avvenuto fino ad oggi.  

“Abbiamo ritenuto importante venire incontro alle esigenze espresse da tante famiglie e dal mondo scolastico in un momento in cui la didattica a distanza è uno strumento fondamentale da continuare a potenziare”, sottolineano il presidente Cirio e l’assessore al Commercio, Vittoria Poggio”.

Ore 20. Accessi prioritari nei negozi. Ls stessa ordinanza prevede anche che le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità garantiscano un accesso prioritario a medici, infermieri, operatori socio sanitari (OSS), membri della Protezione Civile, soccorritori e volontari muniti di tesserino di riconoscimento.

Ore 19. Settantacinque pazienti guariti. Questo pomeriggio l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che il numero complessivo di pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, è salito a 75 (+21 rispetto a ieri), cosi suddiviso su base provinciale: 5 in provincia di Alessandria, 10 in provincia di Asti, 1 in provincia di Biella, 11 in provincia di Cuneo, 7 in provincia di Novara, 26 in provincia di Torino, 9 in provincia di Vercelli, 3 nel Verbano-Cusio-Ossola, 3 provenienti da altre regioni. Altri 212 sono “in via di guarigione”, cioè risultati negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e attendono ora l’esito del secondo.

Ore 19. Settantadue decessi. Sono 72 i decessi di persone positive al test del “Coronavirus Covid-19” comunicati questo pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte: 14 in provincia di Alessandria, 2 in provincia di Asti, 4 in provincia di Biella, 9 in provincia di Cuneo, 10 in provincia di Novara, 23 in provincia di Torino, 4 in provincia di Vercelli, 4 nel Verbano-Cusio-Ossola, 2 provenienti da fuori regione,

Il totale complessivo è ora di 734 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 155 ad Alessandria, 32 ad Asti, 68 a Biella, 50 a Cuneo, 103 a Novara, 236 a Torino, 32 a Vercelli, 45 nel Verbano-Cusio-Ossola, 13 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

Ore 19. Il bollettino dei contagi. Sono 8.461 le persone finora risultate positive al “Coronavirus Covid-19” in Piemonte: 1.266 in provincia di Alessandria, 385 in provincia di Asti, 467 in provincia di Biella, 613 in provincia di Cuneo, 715 in provincia di Novara, 4.012 in provincia di Torino, 442 in provincia di Vercelli, 363 nel Verbano-Cusio-Ossola, 80 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 118 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale. I ricoverati in terapia intensiva sono 446. I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 24.782, di cui 14.657 risultati negativi.

Ore 17.45. Come accedere ai 15 milioni per i servizi per l’infanzia. L’assessore all’Istruzione, Elena Chiorino, ha reso note le procedure per accedere ai 15 milioni di euro messi a disposizione dei Comuni per essere destinati ai servizi per l’infanzia: “E’ una prima importante iniezione di liquidità per far fronte alle emergenze causate dal Coronavirus, al quale successivamente seguiranno altre misure”. Per approfondire

Ore 17. Tamponi anche a medici di famiglia e operatori del 118. L’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha deciso che oltre al personale sanitario, per il quale sono già in corso i test virologici, anche i medici di famiglia convenzionati e gli operatori del 118 saranno sottoposti al tampone per verificare il loro stato di salute secondo un modello condiviso con le rappresentanze istituzionali e sindacali dei medici e degli infermieri. Per approfondire

“Sostenere chi da più di un mese si sta prendendo cura senza sosta degli altri è più che mai fondamentale”, sottolineano il presidente Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Icardi.

Ore 16. Falso volantino del Ministero dell’Interno. L’Unità di Crisi della Regione Piemonte esprime forte preoccupazione per un falso volantino del Ministero dell’Interno dove si obbligano i «non residenti degli stabili a lasciare le abitazioni ospitanti per rientrare nel proprio domicilio di residenza», pena una multa o l’arresto fino a 3 mesi, e si riporta anche l’obbligo di presentare, a richiesta, la documentazione comprovante l’affitto della casa insieme ai propri documenti personali. Si tratta di una cosiddetta “bufala”, già smentita dalle Forze di Polizia, messa in giro ad arte da qualche malintenzionato magari al fine di introdursi nelle abitazioni ma che sta trovando spazio sui social, negli androni dei palazzi e sui muri delle città. Inoltre, se qualche cittadino ci crede e si sposta, oltre a contravvenire a quanto disposto con decreto del presidente del Consiglio dei ministri rischiando sanzioni davvero pesanti, può causare grossi danni agli sforzi messi in atto per combattere l’epidemia.

L’Unità di Crisi raccomanda pertanto ai cittadini di seguire le regole e le misure di contenimento per evitare la diffusione del virus, iniziando da quella di restare presso le proprie abitazioni, e di mantenersi informati esclusivamente attraverso i canali ufficiali delle Istituzioni.

Ore 12. Accesso gratuito per i Comuni accesso al Modulo unico per l’edilizia. Regione Piemonte e CSI consentono a tutti i Comuni piemontesi di attivare gratuitamente per tutto il 2020 Mude Piemonte, il Modello unico digitale per l’edilizia.

“La decisione – annota l’assessore ai Servizi digitali, Matteo Marnati – è sulla scia delle recenti disposizioni per contrastare il Coronavirus e per incentivare la Pubblica amministrazione a utilizzare soluzioni informatiche a fornire servizi on line a cittadini, professionisti e imprese, evitando così ogni spostamento non necessario. Stiamo usando tutti gli strumenti possibili per aiutare imprese e professionisti ad accorciare la filiera della burocrazia, in questo caso anche economico perché il servizio sarà gratuito”. “L’emergenza sanitaria come quella che stiamo affrontando – aggiunge l’assessore all’urbanistica, Fabio Carosso – necessita di un grande impegno da parte di tutti e la tecnologia può darci una grande mano in questo momento”.

Sabato 28 marzo

Ore 19.30. La terapia intensiva aumentata del 94%. Dall’inizio dell’emergenza la Regione Piemonte ha incrementato del 94 per cento i posti di rianimazione intensiva, passando dagli originari 287 agli attuali 554. La media nazionale è invece del 64 per cento.

A renderlo noto il presidente Alberto Cirio e l’assessore Luigi Icardi al termine della Conferenza delle Regioni, che oggi ha fatto il punto sulla situazione:”Siamo tra le prime Regioni d’Italia per incremento dei posti di terapia intensiva. All’inizio dell’emergenza avevamo una disponibilità tra le più basse a livello nazionale, ma il sistema sanitario piemontese ha compiuto uno sforzo senza precedenti. Stiamo parlando infatti della battaglia più importante e che ci vede in prima linea tutti i giorni”.

Ore 19. Cinquantaquattro pazienti guariti. Questo pomeriggio l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che il numero complessivo di pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, è salito a 54, cosi suddivisi su base provinciale: 4 Alessandria, 5 Asti, 7 Cuneo, 5 Novara, 24 Torino, 5 Vercelli, 2 VCO, 2 provenienti da altre regioni. Altri 156 sono “in via di guarigione”, cioè risultati negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e attendono ora l’esito del secondo.

Ore 19. Quarantacinque decessi. Sono 45 i decessi di persone positive al test del Coronavirus comunicati questo pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte: 14 in provincia di Torino, 6 nel VCO, 4 nell’Alessandrino, 2 nel Cuneese, 6 nel Biellese, 6 nel Novarese, 7 nell’Astigiano.
Il totale è ora di 662 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 141 ad Alessandria, 30 ad Asti, 64 a Biella, 41 a Cuneo, 93 a Novara, 213 a Torino, 28 a Vercelli, 41 nel Verbano-Cusio-Ossola, 11 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

Ore 19. Il bollettino dei contagi. Sono 7920 le persone finora risultate positive al Coronavirus in Piemonte: 1.223 in provincia di Alessandria, 324 in provincia di Asti, 428 in provincia di Biella, 571 in provincia di Cuneo, 676 in provincia di Novara, 3.772 in provincia di Torino, 425 in provincia di Vercelli, 314 nel Verbano-Cusio-Ossola, 77 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 110 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale. I ricoverati in terapia intensiva sono 442. I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 22.829, di cui 13.690 risultati negativi.

Ore 18.45. Progredisce il programma sui test. Si sta realizzando come previsto il programma dell’Unità di Crisi per l’aumento dei laboratori diagnostici in grado di effettuare i test. A inizio settimana sono entrate in funzione due nuove macchine all’Amedeo di Savoia, due alle Molinette e una al Maggiore della Carità di Novara, da ieri sono in funzione anche i laboratori del Mauriziano e del gruppo privato Cdc, oggi hanno iniziato gli ospedali di Biella, Vercelli, Asti e Candiolo. In settimana è prevista l’entrata in funzione di quelli degli ospedali San Luigi di Orbassano, di Rivoli, di Borgomanero, del gruppo Lamat e dell’Istituto Zooprofilattico. L’obiettivo è arrivare a 4.000 test al giorno.

Ore 17. Ai Comuni 65.000 mascherine. Da questa sera i sindaci di tutti i Comuni del Piemonte riceveranno una prima fornitura di mascherine da distribuire sul proprio territorio. La Protezione civile sta infatti completando il piano di distribuzione ai Centri Operativi Misti, ai quali i sindaci faranno riferimento per il ritiro. “Si tratta – garantisce l’assessore regionale alla Protezione civile, Marco Gabusi – di un primo quantitativo determinato da criteri di priorità individuati dall’Unità di Crisi; nel corso dell’emergenza potranno seguire ulteriori tranches di rifornimento”. Il quantitativo destinato ad ogni Comune è stato stabilito secondo un criterio demografico e le mascherine sono destinate alle categorie più esposte. Saranno comunque i sindaci a regolare la distribuzione secondo la conoscenza della loro comunità e delle specifiche esigenze.

Ore 14. Operazione Commercio. Per contrastare le conseguenze dell’emergenza Coronavirus la Regione lancerà una grande “Operazione Commercio”, che comprende misure destinate al settore per uno stanziamento complessivo di oltre 23 milioni di euro.

L’assessore Vittoria Poggio anticipa che “sarà mia cura impegnarmi per sostenere, recuperare, ricostruire e rafforzare le attività commerciali piemontesi, con particolare riferimento ai negozi di vicinato, che mai come in questo momento stanno mostrando tutto il loro valore, non solo economico ma anche sociale” e che “si sta lavorando anche alla revisione completa delle leggi regionali che regolano il commercio, con l’obiettivo di arrivare all’adozione di un Testo Unico che dia una regolamentazione organica alla materia e rispondere alle mutate esigenze di un comparto che negli ultimi 15 anni ha subito un cambio di paradigma completo”.

Ore 13.30. Quarantuno guariti. Questa mattina l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che il numero dei pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, è salito a 41, cosi suddiviso su base provinciale: 21 residenti in provincia di Torino, 3 nell’Alessandrino, 5 nel Cuneese, 5 nell’Astigiano, 4 del Novarese, 1 nel Vercellese, 2 provenienti da fuori regione. Altri 162 sono “in via di guarigione”, cioè risultati negativi al primo tampone di verifica e attendono ora l’esito del secondo.

Ore 13.30. Diciannove decessi. Sono 19 i decessi di persone positive al Coronavirus comunicati questa mattina dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte: 6 in provincia di Torino, 2 a Vercelli, 2 nell’Alessandrino, 2 nel Cuneese, 1 nel Biellese, 5 nel Novarese, 1 extra regionale.

Il totale è ora di 617 decessi, così suddivisi su base provinciale: 137 ad Alessandria, 23 ad Asti, 58 a Biella, 39 a Cuneo, 87 a Novara, 199 a Torino, 28 a Vercelli, 35 nel Verbano-Cusio-Ossola, 11 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

Ore 13.30. Il bollettino dei contagi. Sono 7.671 le persone finora risultate positive al Coronavirus in Piemonte. Su base provinciale: 1.197 Alessandria, 318 Asti, 399 Biella, 558 Cuneo, 657 Novara, 3.658 Torino, 397 Vercelli, 308 Verbano-Cusio-Ossola, 71 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 108 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale. I ricoverati in terapia intensiva sono 439. I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 21.511, di cui 13.513 risultati negativi.

Ore 12.30. Sopralluogo alle OGR di Torino. Si è svolto questa mattina un sopralluogo presso le OGR di Torino da parte di Unità di Crisi della Regione Piemonte, Comune e Prefettura di Torino e della società che gestisce le ex Officine grandi riparazioni per valutare l’allestimento di un’area di circa 100 posti da dedicare alla degenza e alla terapia subintensiva per i pazienti di media e lieve entità. Lunedì verrà presa una decisione sulla base dei rilievi tecnici effettuati.

Ore 12. Autorizzato l’invio del siero di latte agli impianti di biogas. La Giunta regionale, su proposta degli assessori Matteo Marnati e Marco Protopapa, ha approvato una delibera che consente l’invio di siero di latte agli impianti di biogas. Il provvedimento si è reso necessario dal momento che si registrano le difficoltà dei caseifici nella gestione del siero di latte, che costituisce oltre l’80% in volume del latte caseificato, nella consegna alle imprese di trasformazione. Le criticità dovute alla logistica dei trasporti e al blocco di alcune frontiere interne all’Unione Europea costringono i caseifici a stoccare quantità crescenti di sottoprodotto che non possono più delocalizzare ai trasformatori, con il rischio di dover sospendere la propria attività e di conseguenza anche il ritiro giornaliero del latte dagli allevatori conferenti.

L’assessore Marnati rileva che “con questa nuova autorizzazione potremo avere un ritorno energetico fondamentale e continuare ad avere un sempre maggior produzione locale dell’energia pulita”, mentre Protopapa evidenzia che “l’obiettivo è offrire un’opportunità in più per limitare i danni ai caseifici e le possibile ricadute negative sul settore zootecnico”.

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