La rete dei grandi ospedali europei: Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi

Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi

21 luglio 2015

http://www.aou-careggi.toscana.it/internet/index.php?option=com_content&view=article&id=3393:la-rete-dei-grandi-ospedali-europei-modelli-organizzativi-ed-esperienze-a-confronto&catid=44&Itemid=956&lang=en

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LA RETE DEI GRANDI OSPEDALI EUROPEI: MODELLI ORGANIZZATIVI ED ESPERIENZE A CONFRONTO

Tuesday, 21 July 2015

 

Convegno

24, 25, 26 settembre 2015

Padiglione 25 CTO-Neuromotorio, Largo Palagi 1 – Auditorium

Programma

Iscrizione on line

 

La rete dei grandi ospedali europei: FIASO

FIASO

2 luglio 2015

http://www.fiaso.it/Eventi/Agenda-istituzionale/2015-Motore-Sanita-Convegno-La-rete-dei-grandi-ospedali-europei-modelli-organizzativi-ed-esperienze-a-confronto

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Giovedì, 02 Luglio 2015 16:36

2015 Motore Sanità Convegno ” La rete dei grandi ospedali europei: modelli organizzativi ed esperienze a confronto”

Presentazione

Sul futuro dei modelli di organizzazione dei grandi ospedali europei si apre a Firenze un tavolo di confronto in occasione del Convegno organizzato dall’Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi e da Motore Sanità dal titolo “La rete dei grandi ospedali europei: modelli organizzativi ed esperienze a confronto”.

Si tratta di tre giorni di lavori che metteranno a confronto alcuni modelli del sistema salute europei, e non solo, per comprendere quali possano essere i percorsi e le strategie migliori per garantire un sistema sanitario efficiente, efficace e allo stesso tempo sostenibile, in grado di fare fronte alla sempre più crescente domanda di salute da parte dei cittadini. Riteniamo che, sempre più in futuro, il punto di riferimento della domanda di salute sarà rappresentato dai grandi ospedali universitari che con la loro triplice funzione di assistenza, didattica e ricerca, potranno meglio far fronte alle nuove frontiere terapeutiche.

Luogo dell’evento

Auditorium dell’Azienda Ospedaliero

Universitaria di Careggi

Largo Brambilla, 32

La rete dei grandi ospedali europei: AGENAS

AGENAS

2 luglio 2015

http://www.agenas.it/appuntamenti/la-rete-grandi-ospedali-europei-modelli-organizzativi-esperienze-confronto

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Giovedì, 02 Luglio 2015 16:36

2015 Motore Sanità Convegno ” La rete dei grandi ospedali europei: modelli organizzativi ed esperienze a confronto”

Presentazione

Sul futuro dei modelli di organizzazione dei grandi ospedali europei si apre a Firenze un tavolo di confronto in occasione del Convegno organizzato dall’Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi e da Motore Sanità dal titolo “La rete dei grandi ospedali europei: modelli organizzativi ed esperienze a confronto”.

Si tratta di tre giorni di lavori che metteranno a confronto alcuni modelli del sistema salute europei, e non solo, per comprendere quali possano essere i percorsi e le strategie migliori per garantire un sistema sanitario efficiente, efficace e allo stesso tempo sostenibile, in grado di fare fronte alla sempre più crescente domanda di salute da parte dei cittadini. Riteniamo che, sempre più in futuro, il punto di riferimento della domanda di salute sarà rappresentato dai grandi ospedali universitari che con la loro triplice funzione di assistenza, didattica e ricerca, potranno meglio far fronte alle nuove frontiere terapeutiche.

Luogo dell’evento

Auditorium dell’Azienda Ospedaliero

Universitaria di Careggi

Largo Brambilla, 3

La rete dei grandi ospedali europei: Sociale.it

Sociale.it

18 giugno 2015

http://www.sociale.it/2015/06/18/expo-2015-nutrire-potenziare-curare-per-la-salute-mentale/

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Pubblicato 18 giugno 2015 | Da Riccardo Fanales

Dopo la Summer school 18/19/20 settembre ad Asiago, vi sarà il convegno “La rete dei grandi ospedali europei: modelli organizzativi ed esperienze a confronto”, giovedì 24, venerdì 25 e sabato 26 settembre 2015 presso l’Auditorium dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Careggi Largo Brambilla, 3, Firenze

Si tratta di tre giorni di lavori che metteranno a confronto alcuni modelli del sistema salute europei, e non solo, per comprendere quali possano essere i percorsi e le strategie migliori per garantire un sistema sanitario efficiente e sostenibile, in grado di fare fronte alla sempre più crescente domanda di salute da parte dei cittadini.

La Rete dei Grandi Ospedali Europei – Programma

EXPO 2015: NUTRIRE, POTENZIARE, CURARE. IL FUTURO DELLA SALUTE MENTALE.

 

IMMAGINE-19_20_GIUGNO_2015

 

EXPO 2015: NUTRIRE, POTENZIARE, CURARE.

IL FUTURO DELLA SALUTE MENTALE

MILANO, 19 E 20 GIUGNO 2015

Entro il 2020 i disturbi mentali saranno le patologie più invalidanti.  Se curare è stato il paradigma centrale della medicina e della psichiatria negli anni passati, per l’oggi e per il futuro questo concetto non potrà più reggersi da solo.Servono nuovi ingredienti di prevenzione che possano garantire un miglioramento dello stato di benessere e di efficienza di tutti noi, oltre ad una riduzione dei costi della sanità che non potrà contare su risorse illimitate.

Nutrire, Potenziare, Curare

Questi tre concetti sono quelli che sosteranno la cura e la prevenzione dei disturbi mentali e che daranno una marcia in più a chi vuole raggiungere l’obiettivo di essere in forma mentalmente.A questi si dovranno aggiungere nuovi criteri di cura: integrando i protocolli “evidence based” e quelli “sartoriali”, ovvero basati sulle esigenze del singolo.

Nutrire

Siamo quello che mangiamo, anche mentalmente. Dieta mediterranea (in grado di prevenire la depressione) ed assunzione massiccia di Omega 3 (che proteggono il cervello) sono due esempi di come l’alimentazione sia fondamentale per la salute mentale.

Potenziare

Mantenere la mente attiva ed in forma è una delle garanzie più valide nella prevenzione dei disturbi psichici.Potenziare significa anche creare una rete di relazioni sana e costruttiva per mirare ad un benessere diffuso socialmente.

Curare

Approfondire gli studi sulle cause biologiche e psicologiche che favoriscono i disturbi mentali, terapie mirate sul singolo e basate su criteri scientifici potranno favorire un sistema sanitario sostenibile in grado di affrontare le problematiche legate ai problemi psichici.

Venerdì 19 giugno. Tavole rotonde.

Prima giornata: Giampaolo Perna, Presidente del comitato scientifico.

Tavole rotonde con: Emilio Sacchetti, Claudio Mencacci, Silvio Scarone, Giovanni Biggio, Mauro Percudani, Aristide Saggino.

Sabato 20 giugno. Lezioni magistrali.

Giampaolo Perna, Presidente del comitato scientifico.

Lezioni magistrali di: Mario Maj, Charles Nemeroff, Glen O Gabbard, Daniel Weinberger, Carlo Altamura, Laura Bellodi.

Ufficio stampa Motore Sanità

Alessandro Agostinelli +39 327 8950395

 

La protezione dei dati e la privacy del cittadino paziente: come renderli possibili?

La rivoluzione digitale che interessa la sanità italiana deve tenere conto della protezione dei dati e della privacy del cittadino. I temi sono approfonditi rispettivamente dalla Dottoressa Antonella Bulfone della Direzione Centrale Salute, integrazione sociosanitaria, politiche sociali e famiglia del Friuli Venezia Giulia e da Giuseppe Pozzi, Vicepresidente di FederAnziani e Presidente della Corte di Giustizia Popolare per il Diritto alla Salute.

«Attualmente nel campo della sanità digitalizzata il 97% dei consensi raccolti nel Friuli Venezia Giulia è risultato positivo per quanto riguarda il trattamento dei dati, il Fascicolo Sanitario Elettronico e il Dossier – spiega la Dottoressa Bulfone – E’ un buon risultato. Se riusciamo a dare vita ad un sistema che sia in grado di gestire le informazioni raccolte dal mondo sanitario sarà più facile arrivare a digitalizzare il mondo sanitario per migliorare il percorso di cura e della programmazione. E’ importante però dire che affinché parta la digitalizzazione del mondo sanitario dobbiamo dare sicurezza sia ai pazienti sia agli operatori del mondo sanitario».

Secondo il Vicepresidente di FederAnziani e Presidente della Corte di Giustizia Popolare per il Diritto alla Salute, Pozzi, «Il Fascicolo Sanitario Elettronico è un modo per standardizzare i dati e per metterli a disposizione ma la realtà è quella che il cittadino ha bisogno di un elemento primario vale a dire l’informazione: non conosce esattamente quali sono i vantggi e come lui stesso può operare all’interno del suo fascicolo sanitario elettronico. Deve sapere che in parte lo può tutelare personalmente perché è in grado di decidere quali dati far caricare al suo interno; questi dati nel corso della sua vita li può anche oscurare o rimettere in chiaro e può anche decidere chi può accedere, oltre a lui, alla valutazione e visione di questi dati. La privacy del cittadino – puntualizza Pozzi – viene ovviamente garantita dalla legge italiana. Ci auspichiamo dunque che il cittadino possa partecipare attivamente a questo grande progetto della collettività e che sia altrettanto informato comprendendone le finalità, cioè la cura, il miglioramento del sitema sanitario nazionale, il potenziamento della ricerca e il miglioramento dello stato di salute».