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LE TOSSICODIPENDENZE SI COMBATTONO ON-LINE A BARI

LE TOSSICODIPENDENZE SI COMBATTONO ON-LINE

Nell’era post-covid il distanziamento sociale è un obbligo e dovere per chiunque, ma non sempre  e non per tutte le categorie è possibile lavorare in sicurezza e comunque garantire un alto livello di prestazioni professionali. Ma lì dove è possibile la tecnologia arriva in soccorso per accorciare distanze altrimenti insormontabili.

E’ il caso del Dipartimento dipendenze patologiche dell’Asl Bari che da oggi ha attivato dei servizi telematici per mettere a disposizione della cittadinanza visite virtuali, consulenze via Whatsapp e consigli pratici di psicologi e operatori sanitari attraverso video pubblicati sui canali social. La Asl barese ha adottato queste nuove modalità di accesso on-line per assicurare continuità assistenziale ai quasi tremila pazienti cronici attualmente in carico mantenendo al tempo stesso la massima sicurezza nel rispetto delle dispozioni anti Covid.

Un servizio oltremodo essenziale in questo momento perché se la pandemia ha fermano gran parte d’Italia per oltre tre mesi le dipendenze e i loro danni alla salute pubblica non si sono fermate, anzi molto spesso la solitudine della quarantena ha aggravato situazioni già fragili.

Sfruttando i vantaggi della tecnologia, gli specialisti della Asl aiutano così le persone che usano sostanze psicoattive, alcol o hanno comportamenti di dipendenza patologica, rispettando al tempo stesso il divieto di assembramenti e il distanziamento fisico. Nelle “stanze virtuali” è possibile interfacciarsi con gli specialisti del nosocomio barese effettuano visite, colloqui psichiatrici e\o psicologico-clinici, programmi educativi e attività di potenziamento delle abilità sociali.

Molte terapie per combattere le dipendenze però si devono svolgere in gruppo ed è li che intervengono i social canonici infatti ogni settimana si riuniscono su Whatsapp e zoom gruppi di supporto con la possibilità sempre di ricevere assistenza dagli operatori e supporto psicologico.

“Stiamo mantenendo anche nella seconda fase della emergenza sanitaria modalità a distanza – spiega il dottor Antonio Taranto, direttore del Dipartimento dipendenze patologiche della ASL – perché abbiamo constatato una efficacia clinica degli interventi in stanze virtuali analoga a quella degli interventi in presenza. A questo si aggiunge una compliance degli utenti molto elevata”. Inoltre da qualche giorno è operativo il progetto “Ci mettiamo la faccia” che consiste nella pubblicazione sui canali social della Ask di brevi video con piccoli consigli pratici da parte degli operatori, che riguardano per lo più cure per i tossicodipendenti e prevenzione delle dipendenze senza sostanze.

Ancora una volta la tecnologia si sta dimostrando un mezzo indispensabile per la sanità pubblica con la speranza che tutti questi nuovi servizi possano persistere anche quando l’emergenza covid-19 sarà passata del tutto.

Riccardo Thomas

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