La grande rivoluzione digitale in sanità

La grande rivoluzione

Dalla Blockchain, che trasforma il paziente in ‘proprietario dei suoi dati’, all’intelligenza artificiale che predice l’evoluzione di una malattia e come si dovrà organizzare un ospedale.

12 Marzo 2021 – È possibile sapere entro quanto tempo un paziente con nefropatia in stadio G4 entrerà in dialisi? E quante postazioni di dialisi deve prevedere entro 6 mesi un ospedale?

Gli algoritmi dell’intelligenza artificiale, in campo sanitario, sono in grado di offrire le informazioni che possono impattare non solo la parte clinica e della cura del paziente, ma anche l’organizzazione logistica ospedaliera. Un’altra grande rivoluzione è la stessa Blockchain che racchiude concetti come riservatezza e verificabilità delle informazioni, valore legale, tracciabilità e semplificazione dei processi, nonché restituisce al paziente la proprietà dei suoi dati sanitari facendolo diventare protagonista del suo percorso di salute.

E’ sempre più forte, prorompente ed evidente l’accelerazione della sanità che può essere applicata tramite la leva digitale e le tecnologie emergenti. Attivare la leva digitale significacreare nuove soluzioni orchestrando gli ecosistemi tecnologici: IoT, Big Data, Intelligenza artificiale, Blockchain, Higt performance Computing, Cybersecurity.

Di questo si è parlato durante l’Academy di Motore Sanità Tech, intitolato “Blockchain & AIe con il contributo incondizionato di ALMAVIVA.

Si delinea una società in cui è sempre più necessaria una competenza tecnologica profonda da parte degli utilizzatori e una solida esperienza e una nuova sensibilità digitale che devono nascere dal connubio dell’utilizzo dei dati e le tecnologie – ha spiegato Andrea De Angelis, Head of Solution Architecture of Emerging Technologies Practice at Almaviva-. La sfida dell’Health care è di sviluppare nuovi servizi basandosi sull’uso  dei dati  e sulla creazione di modelli digitali a partire dai dati: anche qui si affaccia il cosiddetto digital twin, il gemello virtuale  di un oggetto visivo che ci consente di modellare sia il sistema sanitario (processi, risorse, relazioni) sia il paziente. Nell’ambo sanitario  l’applicazione del digital twin è su un paziente  per esempio con la realizzazione di un modello digitale del suo cuore che sfrutta i dati di risonanza magnetica, Ecg e pressione arteriosa, svolgendo un  ruolo decisivo nel prevedere l’esito di un intervento, consentendo ai cardiologi di determinare con precisione il posizionamento degli elettrocateteri di risincronizzazione, sperimentando virtualmente diverse ipotesi di posizionamento, il tutto ancora prima che inizi un vero e proprio intervento chirurgico  (un esempio è quello della società Dassault che ha sviluppato Living Heart, il primo modello virtuale realistico di un cuore umano). Si può applicare anche al sistema sanitario per misurare e gestire gli effetti dell’introduzione di regole legate al distanziamento “.

L’intelligenza artificiale consente di sviluppare una gamma di soluzioni predittive a supporto del personale medico e ospedaliero nella gestione dei processi di ordine sociosanitario.

“L’intelligenza artificiale è in grado di valorizzare il patrimonio informativo della sanità mediante algoritmi e modelli predittivi a supporto di sistemi decisionali” ha spiegato Hernan Polo Friz, Coordinatore URC Cardiometabolica Reparto Medicina Interna e Responsabile Ambulatorio Ipertensione Arteriosa e Rischio Cardiovascolare ASST Vimercate.

I modelli si basano su diverse fonti informative, come esami ematici, esami fisici, comorbidità, ricoveri, accessi al pronto soccorso, farmacoterapia, immagini, dati di sensori – ha spiegato Antonio Cerqua, Head of Artificial Intelligence & GIS, Data Practice at AlmavivA -. I macro temi legati all’intelligenza artificiale sono classificazione delle malattie croniche (come il diabete), predizione di andamenti e/o delle complicanze specifiche di malattie croniche (dialisi e scompenso cardiaco), ottimizzazione dei processi di logistica.  I prossimi passi riguardano il tema della tossicità oncologica, per predire l’insorgenza di complicazioni del trattamento oncologico sulla base dei dati della cartella clinica elettronica oncologica, e la logistica ospedaliera, per la predizione dei tempi di attesa al pronto soccorso in funzione di parametri diagnostici e personale presenti”. 

“Per un adeguato sviluppo di modelli di intelligenza artificiale nel campo della ricerca clinica – ha aggiunto Hernan Polo Frizè fondamentale il coinvolgimento sin dall’inizio del progetto di un team multidisciplinare composto di clinici ingegneri statistici sanitari, chiara definizione degli endpoint, delle variabili, dei metodi, validazione delle performance del modello su un set di dati tenuto da parte per il test, confronto delle performance predittive con metodi standard in campo clinico”.

La Blockchain restituisce l’ownership del dato al paziente offrendo modelli innovativi di gestione, accesso e condivisione dei dati medici.

La Blockchain ha aperto il campo ad una medicina più trasparente, garantisce un nuovo approccio più completo, dinamico e interconnesso in cui il paziente riveste un ruolo attivo ed è in grado di tracciare, gestire e partecipare alle proprie cure individuali – ha spiegato Caterina Ferrara, Blockchain Business Consultant, at AlmavivA -. Oggi sono soprattutto i pazienti a generare i dati attraverso i loro device mobili (smartphone, sensori) e che in diretta già possono essere processati dagli stessi dispositivi e inviati addirittura dal paziente in tempo reale al suo medico curante. La tecnologia oggi ci aiuta a restituire dignità al paziente perché per lungo tempo in medicina c’è stata una sorta di asimmetria informativa, si è temuto cioè di consegnare il dato ai pazienti perché si temeva che questo potesse confonderli. Oggi invece sappiamo che un paziente informato è un paziente consapevole e responsabile. Oggi grazie alla Blockchain passiamo da ‘unpatient’ (impaziente) a paziente cittadino ‘dataowner’ (proprietario dei dati)”.

Anche in questa emergenza sanitaria la Blockchain può dare un importante contributo.

“In campo vaccinale e in particolare nell’ambito dell’erogazione delle dosi vaccinali – aggiunge Ferrara -, la Blockchain permette di certificare l’avvenuta somministrazione del vaccino e gestire la fase del consenso della somministrazione vaccinale”.

Le innovazioni portate dalle blockchain nel mondo delle Information technology riguardano algoritmi verificabili, contratti intelligenti (possibilità di formalizzare degli accordi di cui ci si possa fidare) e beni digitali – ha aggiunto Giuseppe Bertone, Head of Blockchain & Distributed Ledger Technology, AlmavivA -. Le caratteristiche del web 3.0 di maggiore interesse per la sanità sono riservatezza e verificabilità delle informazioni, il valore legale, la tracciabilità e semplificazione dei processi, reportistica riservata, equa ripartizione dei costi, identità univoca su tutto l’ecosistema, accordi certificati e automazione, trasparenza e controllo, interoperabilità massima e piattaforme collaborative e inclusive. Blockchain e intelligenza artificiale in sanità rappresentano un tema di frontiera ma molto promettente”.

Secondo Massimiliano Nicotra, Avvocato senior Qubit Law Firm S.t.a., Milano le opportunità della Blockchain in sanità sono diverse “Dalla certificazione di stati e attività in un determinato momento, notarizzazione di documenti, monitoraggio di strumenti e macchinari, identità digitale”.

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Blockchain e AI al servizio della sanità

Blockchain e AI

L’Academy Tech di Motore Sanità per sviluppare modelli sanitari digitali e tecnologici a supporto del paziente.

12 marzo 2021Il periodo emergenziale che il mondo sta vivendo ha evidenziato la necessità che il servizio sanitario nazionale e regionale abbia una rete in grado di mettere a sistema l’interdisciplinarietà fra tutti gli attori che intervengono nel percorso di cura e di prevenzione.  Si è tenuto il quarto appuntamento dell’Academy di alta formazione di MOTORE SANITÀ TECH: “BLOCKCHAIN & AI”, realizzata grazie al contributo incondizionato di ALMAVIVA, dove si è parlato di “Blockchain”, analizzando i casi d’uso e la sua applicazione nel mondo della sanità e di “AI”, esaminando con gli esperti gli impatti e i modelli dell’Intelligenza Artificiale nell’ambito sanitario.

“Le Blockchain vedono una progressiva applicazione in numerosi campi, da quello industriale a quello alimentare, ed interessante anche nel campo della salute. Le nuove tecnologie rappresentano una realtà odierna e futura imprescindibile. Se pensiamo all’intelligenza artificiale ed al suo progressivo impiego, ad esempio, nella diagnostica e nello scouting della ricerca, ci rendiamo conto quanto muteranno le possibilità della nostra vita ed il conseguente mondo del lavoro anche in sanità. Per non trovarci impreparati l’Academy Tech di Motore Sanità ha lo scopo di trasmettere le conoscenze principali agli operatori della salute al fine di affrontare con competenza le trasformazioni in corso”, ha spiegato Claudio Zanon, Direttore scientifico MOTORE SANITÀ

“Tecnologie informatiche e progetti di digitalizzazione dei processi sanitari sono sempre stati finalizzati a supportare l’attività dei professionisti nel percorso di diagnosi e cura. L’emergenza sanitaria ha reso più evidente come le tecnologie innovative possano essere utilmente impiegate per l’adozione di nuovi modelli di organizzazione sanitaria e per assicurare la continuità delle cure nel nuovo scenario epidemico con i necessari criteri di sicurezza per gli operatori e per gli assistiti. In particolare, si sta assistendo ad un enorme cambiamento dell’organizzazione sanitaria e dei relativi servizi con passaggio da un modello ad “accesso diretto” ai servizi ad un modello ad “accesso programmato”.

Le tecnologie di Blockchain e di Big Data Analytics rappresentano importanti opportunità per supportare il cambiamento dell’organizzazione sanitaria e del modello di erogazione dei servizi. Ritengo che la valorizzazione dei patrimoni informativi e la capacità delle organizzazioni di assumere decisioni sulla base di analisi dati, soprattutto in modalità predittiva, rappresenti la sfida per la sostenibilità dei servizi sanitari e per l’attuazione di nuovi e più efficaci modelli organizzativi. L’iniziativa condotta dall’Academy Motore Sanità è uno stimolo a cogliere le opportunità di cambiamento che l’emergenza sanitaria ci obbliga ad attuare e contribuisce a diffondere conoscenza sulle più promettenti tecnologie disponibili attraverso la presentazione di esperienze concrete che possono essere un esempio per la prosecuzione di un difficile ma inevitabile cambiamento”, ha dichiarato Giovanni Delgrossi, Direttore UOC Sistemi Informativi Aziendali, ASST Brianza

“Nel prossimo futuro, nell’Health Care sarà naturale fare riferimento a una rappresentazione digitale del paziente aggiornata in tempo reale e costantemente monitorata per individuare possibili problematiche o verificare i risultati di terapie, come oggi già facciamo nel monitoraggio delle performance sportive.  In un contesto dove reale e digitale dialogano virtuosamente, dove sempre più si affermerà un contesto cyberfisico con processi automatici e azioni prese con l’aiuto dei Big Data, sono necessarie tecnologie in grado di tracciare, certificare e regolare sé stesse secondo aspetti legali, etici, culturali specifici del contesto in cui operano. Tutto questo richiede un’interoperabilità integrata e automatizzata su larga scala di dati e servizi, che sia sicura, affidabile e verificabile, in cui siano garantite contemporaneamente la trasparenza dei processi e la privacy del dato”, ha detto Alessandro Mantelli, Chief Technology Officer & Practice Leader at AlmavivA & AlmavivA Digitaltec

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