Il modello Veneto: organizzazione e tempestività

Modello Veneto

Asiago-Gallio 18 settembre 2020 Alla Settima edizione della Summer School di Motore Sanità Francesca Russo, Direttore Prevenzione, Sicurezza Alimentare, Veterinaria della Regione del Veneto ha spiegato alle persone presenti in sala e alle centinaia di persone collegate con Facebook e Zoom perché il modello Veneto ha avuto così tanto successo ed è diventato un esempio in tutto il mondo.

“Il modello organizzativo del Veneto nasce in un momento precedente rispetto alla pandemia che stiamo affrontando, perché dal 2007 abbiamo creato un percorso per affrontare in maniera coerente le malattie infettive, specialmente quelle che si diffondono in maniera rapida nella popolazione.

Abbiamo organizzato, all’interno dei dipartimenti, dei gruppi organizzati per la risposta rapida e dei coordinamenti di sanità pubblica. Questo ci ha permesso di affrontare sin da subito in maniera organizzata la pandemia. Abbiamo elaborato delle procedure operative che si modificavano mentre la pandemia si evolveva, dove si individuava chi fa che cosa e come.

Il paradigma veneto: rispondere al cittadino che mostrava dei sintomi, evitando di intasare i pronto soccorso per non diffondere il virus in ospedale. Preservare gli ospedali aveva lo scopo di preservare gli altri pazienti ricoverati ed evitare di contagiare il personale sanitario che è prezioso per tutti noi. Questo ha permesso di ridurre la diffusione.

Sul territorio abbiamo puntato sull’indagine epidemiologica a cerchi concentrici per interrompere la diffusione del virus. Nella fase più acuta tutte le persone andavano in sorveglianza attiva. Infine il rafforzamento delle strutture ospedaliere ha consentito di assorbire la fase acuta”, ha dichiarato Francesca Russo, Direttore Prevenzione, Sicurezza Alimentare, Veterinaria, Regione del Veneto

“I mesi del Coronavirus hanno dimostrato che l’unico antidoto all’epidemia sono la scienza e la coscienza. Il modello Veneto è stato esemplare e in ciò, con un pizzico di orgoglio, possiamo dire di aver fatto rivivere l’efficienza della Repubblica Serenissima.

Prima di indicare i punti principali dell’azione che abbiamo svolto vorrei sottolineare un dato fondamentale: il modello Veneto ha funzionato perché tutti hanno svolto in maniera encomiabile il loro ruolo, dal decisore politico, Luca Zaia, al personale intero della Sanità, medici, infermieri, operatori sanitari, ma anche i volontari di Protezione civile il cui lavoro è stato calcolato in circa 107 mila 550 giornate di lavoro pari a circa 23 milioni e 661 €, e l’intera popolazione che in maniera coscienziosa ha applicato le indicazioni di protezione e profilassi indicate dal mondo medico”, ha detto Roberto Ciambetti, Presidente del Consiglio Regionale del Veneto.

500 miliardi di molecole studiate dal Cineca per scoprire il nemico del Covid

nemico del covid

Asiago-Gallio, 18 Settembre 2020 – “500 miliardi di molecole sono state studiate al fine di verificare come possono interferire sul Coronavirus, per trovare quali di queste possono rallentare o fermare la replicazione del virus SARS-COV-2”. La notizia inedita è stata lanciata oggi dal Direttore di Cineca David Vannozzi, durante la settima edizione della Summer School di Motore Sanità in corso ad Asiago-Gallio.

“Questa tecnica – ha precisato Vannozzi – ha consentito di individuare già a fine aprile le prime 50 molecole da immettere negli studi in vitro, e a fine giugno tre molecole da avviare agli studi in vivo sono state notificate a tutti i centri di ricerca. Alcune di queste molecole hanno già caratteristiche farmacologiche, per cui non necessitano di ulteriori studi di implementazione industriale”. 

“Tra i progetti di ricerca in corso spicca Exscalate4CoV, finanziato dalla Commissione Europea, che vede impegnato un folto gruppo di centri di ricerca, anche del nostro Paese. Ricorriamo all’uso di tecnologie di supercalcolo e di “urgent computing” per velocizzare le azioni di contrasto alla pandemia in corso.

Il progetto è condotto da un consorzio che aggrega 18 istituzioni di 7 nazioni europee, di cui 9 italiane, fra le quali il Consorzio InterUniversitario Cineca. Exscalate4CoV sta quindi utilizzando il supercomputer Marconi100 del Cineca per passare in rassegna una vasta collezione di molecole: si tratta di farmaci già approvati per l’uso nell’uomo e pronti per nuovi studi clinici, ma anche di principi attivi nuovi non ancora testati sulla nostra specie.

Scopo della valutazione virtuale di queste molecole è verificare le loro potenziali capacità di contrastare il virus in modo efficace. Attraverso lo screening virtuale di farmaci già approvati per uso umano, anche se con differenti indicazioni terapeutiche, è possibile selezionare un numero abbastanza ristretto di molecole da testare in tempi brevissimi sull’uomo, consentendo una risposta rapida all’emergenza generata dalla pandemia.

Il punto di partenza è la piattaforma ExScalate, che raccoglie una libreria digitale di 500 miliardi di molecole di facile sintesi che, quindi, possono essere trasformate rapidamente in farmaci. Questo enorme database, sviluppato negli ultimi 15 anni e messo a disposizione della comunità scientifica, consente di prevedere con tecniche computazionali l’attività farmacologica di potenziali nuove terapie efficaci”, ha concluso Vannozzi.

VACCINIAMOCI PER COVID-19 EVITANDO UN’EPIDEMIA DURANTE LA PANDEMIA DA

Vacciniamoci per covid-19

Asiago-Gallio, 18 Settembre 2020 – Durante la Settima edizione della Summer School di Motore Sanità si è discusso sull’importanza di una massiccia vaccinazione a salvaguardia della salute e dell’economia, durante la sessione “Focus sui vaccini: ruolo preventivo ed impatto economico”, organizzata con il contributo incondizionato di MSD. 

“Abbiamo dibattuto molto sul tema della pandemia, come si è risposto alla pandemia e l’impatto che ha avuto sull’economia. Nulla come quello che abbiamo vissuto nel 2020 ha dimostrato quanto la sanità, l’innovazione nel campo della salute sia un elemento fondamentale per la ricchezza di un paese.

Il nostro Paese ce l’ha fatta, dimostrando di essere stati molto bravi, purtroppo però abbiamo dovuto ovviare attraverso dei sistemi, quali il lockdown e il distanziamento sociale, che hanno avuto un impatto enorme sull’economia, questo perché non c’era né un vaccino né un farmaco per il Covid-19.

Quindi fondamentale è lavorare in partnership pubblico-privato per trovare le soluzioni che solo la scienza è in grado di offrire. Ma non dimentichiamo le vaccinazioni esistenti che hanno già dimostrato il loro valore e auspico che la sanità e SSN siano giustamente considerate un investimento e non una spesa.

Le vaccinazioni che sono state interrotte durante la pandemia devono essere riprese subito perché se non recuperiamo i soggetti che non sono stati vaccinati, il rischio è avere un’epidemia durante la pandemia. Infine, la Sanità è una priorità che deve essere considerata come fondamentale per l’economia di un Paese”, ha dichiarato Marina Panfilo, Director Policy & Communication Vaccines MSD Italia