Ok all’emendamento che proroga la stabilizzazione dei precari del comparto sanitario

Ok all’emendamento che proroga la stabilizzazione dei precari del comparto sanitario

di Redazione

Roma 10 Dicembre 2019 – L’emendamento alla manovra economica a favore dei precari della sanità proposto dal ministro della Salute Roberto Speranza e depositato in commissione Bilancio al Senato prevede una proroga delle normative per la stabilizzazione dei precari del comparto sanità (personale medico, tecnico-professionale e infermieristico, dirigenziale e non del Servizio sanitario nazionale) fino al 31 dicembre 2022. ”Battersi contro la precarietà del lavoro è sempre giusto. Lo è ancora di più se si parla di persone che ogni giorno si prendono cura di noi”. Lo scrive su Facebook il Ministro della Salute, Roberto Speranza. “Su mia proposta – prosegue il ministro – è stato appena depositato un emendamento che, estendendo i termini della legge Madia per il comparto sanità, consentirà a moltissimi lavoratori di uscire finalmente dalla precarietà. È una scelta giusta che migliorerà la qualità delle loro vite e renderà il Servizio Sanitario Nazionale più forte, a vantaggio di tutti noi”, aggiunge Speranza. Il tutto, si legge nel testo dell’emendamento, “allo scopo di fronteggiare la grave carenza di personale e superare il precariato, nonché per garantire la continuità nell’erogazione dei livelli essenziali di assistenza”. E’ previsto inoltre lo scorrimento delle graduatorie per l’assunzione anche di idonei non vincitori. Per superare il precariato si include anche chi ha maturato i 3 anni di anzianità fino al 30 giugno del 2019.

4 italiani su 10 non seguono correttamente le indicazioni per l’assunzione dei farmaci

4 italiani su 10 non seguono correttamente le indicazioni per l’assunzione dei farmaci

di Redazione

Roma. 10 Dicembre 2019 – Nasce da un’indagine sul campo l’iniziativa che vede uniti farmacisti e medici nel guidare il paziente affetto da malattie dell’apparato cardiocircolatorio – spesso anziano e politrattato – per ottenere il massimo dalle terapie. In Italia, infatti, siamo sempre più anziani e, anche a causa di uno stile di vita sedentario e di abitudini alimentari ‘disordinate’, una fetta abbastanza consistente della popolazione si trova a dover gestire vita natural durante una tra le tante patologie del sistema cardiovascolare, responsabili del 44 per cento di tutti i decessi nel nostro paese. Oggi fortunatamente la ricerca farmacologica ha trovato terapie efficaci, che consentono una vita lunga e piena… ma che fatica seguire le prescrizioni mediche! Emerge infatti da un’indagine svolta fra ottobre e novembre su 3.131 cittadini lombardi che solo 6 pazienti su 10 seguono correttamente le terapie fondamentali per lo scompenso cardiaco e per la fibrillazione atriale: due delle malattie cardiovascolari più insidiose per la salute del cuore. Si aggiunge poi un altro elemento di complicazione per i poveri pazienti: spesso una malattia causa l’insorgenza di altre complicazioni, quindi molti over 75 sono politrattati per diverse patologie concomitanti, e finiscono ad assumere da 3 a più di 5 farmaci al giorno.

L’indagine è stata condotta nell’ambito dell’iniziativa ‘Prendila a cuore’, il progetto congiunto di Associazione Lombarda fra titolari di farmacia e Fondazione Muralti, con la partnership scientifica del centro cardiologico Monzino e con il contributo incondizionato di Daiichi Sankyo. L’analisi dei dati è stata realizzata dalla professoressa Marina L.G. Alimento, aiuto referente UO scompenso, Cardiologia Clinica e Riabilitativa, Centro Cardiologico Monzino e dalla dottoressa Irene Mattavelli, data manager Unità Scompenso, Centro Cardiologico Monzino. Il campione è costituito da pazienti in cura con i farmaci definiti nuovi anticoagulanti orali (Noac) a seguito di una diagnosi di scompenso cardiaco, di fibrillazione atriale o di entrambe le patologie. Questi pazienti sono stati invitati dai propri farmacisti di fiducia – nelle farmacie aderenti all’iniziativa delle province di Milano, Lodi e Monza Brianza – a rispondere a un questionario volto proprio ad approfondire eventuali difficoltà nella gestione quotidiana della terapia anticoagulante, e quindi valutarne l’effettiva aderenza terapeutica.

Partnership Ge Healthcare e Affidea per imaging, digital solution e mezzi di contrasto

Partnership Ge Healthcare e Affidea per imaging, digital solution e mezzi di contrasto

di redazione

Milano. 10 Dicembre 2019 – General Electric Healthcare e Affidea, società europea leader nella diagnostica per immagini avanzata, nei servizi ambulatoriali e nella cura del cancro, hanno firmato un accordo pluriennale per l’installazione di tecnologie di imaging e soluzioni digitali nelle strutture Affidea. Nel dettaglio, GE Healthcare installerà oltre 200 nuove apparecchiature nella rete di centri Affidea in tutta Europa: l’accordo prevede la fornitura di 60 nuove risonanze magnetiche, 50 ecografi, 40 scanner TC e 30 sistemi radiografici nei prossimi 3 anni, oltre a un contratto di assistenza della durata di sei. Inoltre, Affidea amplia la sua collaborazione con GE Healthcare nella diagnostica farmaceutica in tutti i suoi Paesi, includendo un nuovo mezzo di contrasto di GE Healthcare utilizzato negli esami MRI.

Con questo accordo di collaborazione, Affidea e GE Healthcare mirano a completare l’attivazione di una funzionalità di interconnessione e network della dotazione strumentale di imaging diagnostico del gruppo europeo, basata sui dati, al fine di consentire la collaborazione tra i clinici, potenziare la sub-specializzazione e supportare la dirigenza per un miglioramento significativo delle decisioni operative, in tempo reale. Utilizzando la piattaforma di intelligence di GE Healthcare, Affidea implementerà hub di post-elaborazione di dati basati su PACS (Picture Archiving and Communication System) con le più recenti tecnologie e con capacità di analisi delle prestazioni, integrate con informazioni relative all’imaging diagnostico. GE Healthcare e Affidea combineranno inoltre le rispettive competenze in materia di formazione clinica e sviluppo della leadership nell’utilizzo di tecnologie digitali, per accelerare l’adozione delle migliori pratiche. In qualità di innovatori in prima linea nei campi della diagnostica e delle tecnologie digitali, sia GE Healthcare che Affidea si impegnano a continuare a sviluppare insieme soluzioni di workflow diagnostico, volte a supportare un’assistenza sanitaria basata sul valore e a promuovere la medicina di precisione lungo tutto il percorso assistenziale.

“Nell’era dell’assistenza sanitaria basata sui dati, il potenziale per avere un impatto positivo sull’esperienza dei pazienti e dei medici è impressionante – ha affermato Giuseppe Recchi, CEO di Affidea – Il nostro obiettivo è quello di supportare i medici e i nostri team operativi in modo da offrire dei benefici ai pazienti, utilizzando l’analisi dei dati come un nuovo modo di organizzare le cure e di migliorare la loro esperienza. Siamo molto felici di poter collaborare con GE Healthcare su questo importante progetto che accelererà l’offerta di servizi sanitari di precisione, basati sui dati”. “In qualità di società leader nella fornitura di dispositivi intelligenti per diagnostica e monitoraggio, siamo entusiasti di collaborare con Affidea per permettere un più ampio accesso alle ultime tecnologie di imaging e di Sanità digitale negli ospedali europei”, ha aggiunto Catherine Estrampes, presidente e CEO di GE Healthcare Europa.