Domenico Mantoan è il nuovo presidente del CdA dell’Agenzia Italiana del Farmaco

Domenico Mantoan è il nuovo presidente del CdA dell’Agenzia Italiana del Farmaco

di Redazione

Roma 11 Novembre 2019- Si è insediato il nuovo Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFa), Domenico Mantoan. “Ringrazio il Ministro della Salute Roberto Speranza e tutti i rappresentanti della Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome per avermi scelto per un incarico tanto prestigioso e così importante per la sanità pubblica italiana – ha dichiarato il neo presidente – Metterò al servizio di AIFa le mie conoscenze, quanto ho imparato in questi ormai tanti anni di impegnonel settoresanitario, con la consapevolezza che la gestione del farma è strategica per il futuro del nostro sistema. Sarà un onore – ha concluso Mantoan – affiancare il direttore generale, i colleghi del Consiglio di Amministrazione e tutto il personale dell’Agenzia, impegnati per garantire ai pazienti l’accesso a farmaci sicuri, efficaci e di qualità”. “Voglio dare il benvenuto ed esprimere le mie congratulazioni a Domenico Mantoan – ha commentato il direttore generale dell’AIFa Luca Li Bassi – augurandogli buon lavoro a nome di tutta l’Agenzia. Sono certo che con la sua consolidata esperienza in materia di politica sanitariaapporterà un indiscusso valore aggiunto all’operato quotidiano dell’AIFa a beneficio della salute dei cittadini”.

Ministero della Salute: ecco la ‘Campagna di comunicazione sull’influenza 2019-20’

Ministero della Salute: ecco la ‘Campagna di comunicazione sull’influenza 2019-20

di Redazione

Roma. 11 Novembre 2019- L’influenza rappresenta un serio problema di sanità pubblica e una rilevante fonte di costi diretti e indiretti per la gestione dei casi e delle complicanze della malattia e l’attuazione delle misure di controllo. Le sindromi simil-influenzali (ILI) colpiscono ogni anno il 9% della popolazione italiana, con un minimo del 4%, osservato nella stagione 2005-06, e un massimo del 15%, registrato nella stagione 2017-18 (Fonte: FluNews Italia 2018). Non dimentichiamo, inoltre, che in Italia l’influenza è una delle 10 principali cause di morte. 

Obiettivi della campagna. Come riconosciuto dalla comunità scientifica internazionale, la misura più efficace per prevenire l’influenza, sia per il singolo che per la collettività, è la vaccinazione. In base all’Accordo del 1° agosto 2109 della Conferenza Stato-Regioni sul documento Prevenzione e controllo dell’influenza: raccomandazioni per la stagione 2019-2020, il Ministero ha diramato, anche quest’anno, le raccomandazioni sull’impiego del vaccino antinfluenzale. Oltre alla vaccinazione, si raccomandano anche misure di protezione personali non farmacologiche, utili per ridurre la trasmissione del virus dell’influenza:

  • l’igiene respiratoria (contenimento della diffusione derivante da starnuti e colpi di tosse con la protezione della mano o di un fazzoletto)

  • il lavaggio frequente e accurato delle mani.

Altro obiettivo della campagna, oltre alla promozione della vaccinazione, è quello di raccomandare il corretto uso degli antibiotici, ai quali non si deve ricorrere in caso di infezioni virali come l’influenza.

Target. La popolazione generale e in particolare i destinatari dell’offerta gratuita del vaccino.

Strumenti e mezzi. Per la campagna di comunicazione è stato realizzato uno spot televisivo della durata di 30”, che richiama le principali misure da adottare, allo scopo di proteggere se stessi e gli altri dalla diffusione della malattia, rimandando gli approfondimenti al sito www.salute.gov.it. Nello spot si sottolinea anche l’importanza di non ricorrere all’uso degli antibiotici in caso di influenza. Lo spot video sarà veicolato sulle reti RAI negli spazi messi a disposizione gratuitamente dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri alle pubbliche amministrazioni e dall’8 novembre anche su alcune emittenti commerciali (Sky, Fox Channel, Fox Life, Sky Tg

Anelli (FNOMCeO): “Dubbi sull’automatica sostituzione farmaci biologici-biosimilari”

Anelli (FNOMCeO): “Dubbi sull’automatica sostituzione farmaci biologici-biosimilari”

di Redazione

Roma. 11 Novembre 2019- Non convince la Federazione degli Ordini dei Medici (FNOMCeO) la sostituibilità automatica di farmaci biologici o biosimilari con i biosimilari di riferimento. Una proposta che sarebbe stata avanzata dal Direttore dell’Agenzia del Farmaco al Ministro Speranza, con riferimento alla prossima Legge di Bilancio. Dopo la levata di scudi delle scorse settimane da parte di cinque Società scientifiche e venticinque associazioni di pazienti, e ha preso posizione anche il Presidente della stessa FNOMCeO, Filippo Anelli. “Riteniamo i biosimilari una risorsa preziosa, in grado di conciliare l’appropriatezza terapeutica con quella economica”, ha affermato. ”Siamo del tutto favorevoli a che siano, ove possibile, la prima scelta per i pazienti naïve. Anche sullo switch, la sostituibilità di un biologico con un biosimilare, i dati presenti in letteratura ci confortano sulla sicurezza, purché la sostituzione avvenga sotto il controllo e la prescrizione del medico”.

Ciò che lascia dubbi i camici bianchi, quindi, è l’automatismo della sostituibilità, indipendentemente dalla valutazione professionale del medico. “Ci lascia perplessi – spiega Anelli – perché, in questo modo, l’autore della prescrizione diventerebbe lo Stato, e non già il Medico. Noi non vogliamo, per i nostri pazienti, un farmaco di Stato. Vogliamo il farmaco migliore e più appropriato, scelto dal medico in base alla valutazione del quadro clinico e personale complessivo”. “La prescrizione – aggiunge ancora il vertice della FNOMCeO – è una delle espressioni più alte e complesse della Professione medica, perché compendia e sintetizza l’anamnesi, la diagnosi, il consenso informato e la terapia. Per questo la Legge la affida al medico, e il Codice di Deontologia ne reitera l’autonomia, la libertà, l’indipendenza. La sostituibilità in automatico calpesterebbe tutti questi principi, posti a tutela della salute e della sicurezza delle cure, oltre a presentare possibili rischi ulteriori dovuti al multi-switching, cioè ai continui cambio di terapia in base ai vincitori delle gare d’appalto”.

Abbiamo anche noi una proposta: anziché un unico farmaco, individuato con una gara al ribasso, noi chiediamo di poter avere a disposizione un range di biologici/biosimilari di pari efficacia terapeutica e costo simile, tra i quali poter scegliere quello più appropriato per assicurare la continuità terapeutica al paziente. Ribadiamo infine, ancora una volta, la necessità che i medici, quali professionisti cui è affidata la responsabilità della prescrizione, siano coinvolti – conclude Anelli – in tutti i processi decisionali sul farmaco, sedendo da titolari ai Tavoli dell’Aifa”.