Un nuovo approccio alla demenza – una mappa a supporto del pdta regionale

“Oggi il medico di medicina generale o lo specialista del Centro Disturbi Cognitivi e Demenze (CDCD) devono poter conoscere gli elementi della filiera diagnostica, terapeutica, assistenziale. Gli specialisti di altre discipline, che vengono in contatto con persone con demenza, devono poter interagire anche con le problematiche connesse a questa patologia. Gli operatori sociali e sociosanitari devono poter conoscere i propri ambiti di azione e la mappa dei punti di accesso. Le famiglie delle persone con un possibile esordio di demenza devono potersi attivare tempestivamente con le figure appropriate con percorsi chiari e definiti. Le famiglie delle persone con demenza conclamata devono poter avere un punto di riferimento, anche informativo, per ogni necessità. Le associazioni rappresentative dei familiari devono poter trovare uno strumento di supporto al ruolo di orientamento e sostegno da esse svolto” (da Una mappa per le demenze a supporto del PDTA Regionale).

Come si può dare a tutti una risposta?

Con “La Mappa per le demenze a supporto del PDTA Regionale”, una piattaforma web di facile accessibilità, nella quale ciascuna figura che si affaccia nel mondo della demenza, da professionista o da utente, può trovare una “mappa” utile per orientarsi. Il metodo “Design Thinking” – che permette il coinvolgimento diretto e la partecipazione attiva degli utenti – applicato alla Sanità, può fornire un aiuto nell’ambito dello sviluppo di servizi sanitari digitali. Cittadini in primis, ma anche operatori e professionisti del settore, contribuiscono a migliorare i servizi esistenti e a disegnare quelli futuri. L’obiettivo è costruire un percorso basato sul dialogo e sul confronto costruttivo, partendo dall’esperienza diretta delle persone per arrivare a realizzare un ecosistema di servizi capaci di rispondere in maniera autorevole ai bisogni reali dell’utente, che necessita di risposte immediate, usabili, funzionali ed efficaci, progettate secondo la sua prospettiva. I servizi devono essere più “vicini” a chi ne farà uso, ma devono anche essere percepiti come tali.

 

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